Siena, 2 luglio 2018 - Ci siamo svegliati con i rintocchi di Sunto, ci addormenteremo con i bagliori del palazzo pubblico alla fine della battaglia. In mezzo attesa, tensione, speranza, respiri profondi, urla, illusioni e delusioni. Un popolo in festa, qualcuno soddisfatto e poi quelli che smaltiranno la delusione meditando sulla sconfitta, guardando avanti e progettando quella rivincita che Siena e il suo Palio qualche volta concedono, ma senza generosità. E’ la legge crudele ma bellissima che regola la secolare sfida sul tufo. Al calar del sole un’altra pagina della nostra storia sarà stata scritta. I ‘se’ e i ‘ma’ non conteranno più e come nella legge degli highlander ne resterà una sola.
Tutto adesso sembra però lontano. C’è una giornata da vivere sognando ad occhi aperti la carriera perfetta, la degna conclusione di quattro giorni di divertimento e tensioni. Poche certezze, enormi dubbi, perché se è vero che ogni Palio è a modo suo pieno di incognite, quello che ci apprestiamo a vivere forse li batte tutti.
Nel calderone infernale vanno messe le sei rivali sul tufo, i tanti cavalli esordienti e soprattutto la dea bendata capace di ribaltare tutto subito dopo l’uscita dall’Entrone delle 19 e 30. Quella busta con l’allineamento toglierà il fiato alla piazza nel suo tragitto dal Palco dei Capitani al Verrocchi, ancora di più quanto il mossiere Magni inizierà a leggere la penultima sentenza di questa carriera di Provenzano. E’ lì il Palio, è lì il preludio a quello che accadrà dopo. Dopo l’estrazione di fine maggio e l’assegnazione del 29 giugno la sorte mostrerà di nuovo il suo ghigno dolce e beffardo.
Intanto dieci popoli aspettano con speranza e fiducia. Sicuramente la Chiocciola che ha nella stalla il potente Renalzos e l’emergente Turbine. C’è un popolo voglioso, un digiuno da interrompere e tanta determinazione. Certo gli ostacoli non mancano con la rivale Tartuca che ha come unica missione quella di mettersi di traverso tra l’avversaria e la vittoria. Sarà un duello caldissimo e se la dea bendata metterà una delle due di rincorsa tutto si giocherà a distanza, con freddezza e astuzia in attesa del momento buono. Lo stesso discorso può essere fatto anche se con modalità diverse per le altre due coppie di avversarie. Il Nicchio va a caccia della vittoria con Trecciolino e un cavallo esordiente ma quotato ma dall’altra parte della ‘barricata’ il Valdimontone dove Gingillo non ha la ghigno del killer ma la grinta di chi vuole tornare al successo. Attenzione dell’una per l’altra e viceversa ma saranno gli incroci del Palio a regolare le modalità di ingaggio. Un po’ come accadrà per Lupa e Istrice. Sicuramente più ‘marcatore’ il fantino di Vallerozzi, ma quando il gioco di fa duro sicuramente Salasso non si chiama fuori. C’è una sfida dalle altissime motivazioni da giocare, con due cavalli peraltro esordienti, dove ognuno cercherà l’affondo senza perdere di vista il rivale. E’ smarcata invece l’Oca che vanta l’accoppiata più quotata del lotto. Tittia può giocarsela al massimo con un cavallo affidabile a tanta voglia di tornare al successo. E’ un po’ la stessa storia di Brio nel Drago, dove l’esordiente ma potente Rocco Nice solletica le fantasie di un Mari concentratissimo. Il terzetto dei signori ‘cinque vittorie’ lo completa Scompiglio nella Giraffa, un altro pesantissimo fattore di questo Palio. Molto dipenderà dalla posizione al canape e di conseguenza dallo scatto in partenza, ma i tre big non devono dimenticarsi di Brigante e del Leocorno. Il vincitore dell’ultima carriera di agosto sta facendo il corso per diventare ‘super fantino’ con capacità e l’ambizione di bruciare le tappe. Le quattro accoppiate ‘senza assilli’ se la giocano ad armi pari.
Svegliati Siena e invadi con entusiasmo le tue strade. E’ il giorno più lungo, emozionante e vivo dell’anno.