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Palio, nuova ordinanza del ministro. Vale solo tre mesi: ecco le novità

C’è un passaggio sulle ferrature e sul fondo del terreno. Tanti accorgimenti vedono Siena antesignana

L’ordinanza ha la durata di tre mesi dalla pubblicazione, quindi vale fino al 17 aprile

L’ordinanza ha la durata di tre mesi dalla pubblicazione, quindi vale fino al 17 aprile

di Laura Valdesi

Palio, la nuova ordinanza del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, la precedente era scaduta il 2 dicembre, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio e vale tre mesi. Non è detto dunque che sia questo il contenuto del decreto del Presidente del Consiglio che dovrebbe normare definitivamente il Palio e i paliotti d’Italia. Ma leggendo i 4 articoli e l’allegato si possono già fare riflessioni, anche in vista del Protocollo 2025. Si parla di "requisiti di sicurezza e salute per fantini ed equidi" in base a quanto previsto nell’allegato. In esso si dice che il tracciato deve assicurare l’incolumità di chi monta a cavallo e di chi assiste, deve essere delimitato "per evitare la fuga degli animali". Poi il fondo delle piste: "Idoneo ad attutire l’impatto degli zoccoli ed evitare scivolamenti". Il tracciato inoltre deve essere protetto con adeguate paratie tali da attenuare impatti o cadute. Nell’allegato una serie di indicazioni per gli organizzatori, dalla presenza dell’ambulanza veterinaria, di cui Siena è antesignana. Come di molte altre prescrizioni, vedi la regolare identificazione dei cavalli. Si parla poi della "presenza di un ippiatra che prima della manifestazione effettua l’esame obiettivo generale sugli animali, valuta le loro condizioni, anche sulla base di certificazioni fornite dal veterinario di fiducia e, se necessario, esegue una visita approfondita o ulteriori accertamenti per ammettere gli animali alla manifestazione". Prima della manifestazione, dunque alle previsite? Come Siena già fa, nel caso. Nell’allegato si fa riferimento anche ad un tecnico con requisiti indicati da Ministero dell’agricoltura e dal Coni, inserito "in un apposito elenco reso pubblico sul sito dei ministeri competenti" che integra la commissione di vigilanza i cui pareri sono vincolanti per l’autorizzazione allo svolgimento della manifestazione. Scorrendo i 4 articoli si capisce come mai in Comune con i capitani si è parlato di ferrature. Nell’articolo 2, al sesto punto si legge: " La bardatura e le attrezzature da utilizzare, compresa la ferratura, devono essere idonee ad evitare all’animale lesioni, dolore o sofferenze. A questo fine è sempre consentito l’utilizzo di protezioni per gli arti degli equidi, dietro specifica indicazione del medico veterinario alla cui presenza si svolge la manifestazione. La scelta della ferratura per garantire la sicurezza degli equidi tiene conto delle specifiche caratteristiche del terreno". Sempre nello stesso articolo si dice che l’Asl invia entro 7 giorni dal termine del Palio una scheda tecnica ed il centro di referenza per il benessere animale, a sua volta entro il 30 giugno, manda al ministero della salute "la valutazione dei dati raccolti". Il primo palio che si corre con queste nuove indicazioni è domani a Buti: va seguito bene.