REDAZIONE SIENA

Palio straordinario, le proposte di sanzioni. La giustizia paliesca dell’assessore

Per il Valdimontone scatta la squalifica, Tartuca vicina a un altro stop

Gli alfieri del Valdimontone nel Palio straordinario di ottobre (Foto Lazzeroni)

Siena, 15 dicembre 2018 - Alla fine l’assessore Alberto Tirelli ha vergato le proposte di sanzione relative al Palio straordinario del 20 ottobre. Proposte futto della relazione dei Deputati della Festa e dei rapporti del Mossiere e degli Ispettori di pista, più tutti gli atti conseguenti e i documenti acquisiti. Il risultato? Sono proposte pesanti per qualche Contrada, forse non proprio in linea con quelle adottate a luglio, almeno a prima vista e senza aver letto le motivazioni.

Si parte dalla deplorazione al Valdimontone «per la responsabilità diretta per l’atteggiamento tenuto dai propri monturati nei confronti dell’autorità comunale.

Il veto per 10 anni a entrambi gli alfieri della Contrada del Valdimontone di far parte della comparsa della Contrada, oltre all’inibizione, per lo stesso periodo, di ricoprire incarichi soggetti ad approvazione, in base all’art. 17 del Regolamento, per le invettive rivolte al Sindaco». La deplorazione farebbe scattare un Palio di squalifica per la Contrada. E salirebbero a tre quelle punite con uno stop.

Una deplorazione anche alla Tartuca per il comportamento tenuto, durante la corsa, dal proprio Barbaresco nel ruotare l’asciugamano per incitare il cavallo scosso. Al Barbaresco il veto per due anni, di svolgere la funzione, oltre all’inibizione per il suddetto periodo di ricoprire incarichi. Per la Tartuca sarebbe la seconda deplorazione, un altro passo falso e scatterebbe il terzo Palio di stop.

Deplorazione anche per la Chiocciola «per il comportamento tenuto da un proprio monturato in occasione del terzo giro davanti al Palco delle Comparse. Per il monturato scatta anche il veto, per ben 10 anni di far parte della comparsa e ricoprire incarichi in Contrada». La colpa? L’aver sporto, oltre il palco, la bandiera della Contrada.

Per la Torre c’è la proposta di censura «poiché l’atteggiamento del proprio fantino ha danneggiato, pur in circostanze di precario equilibrio, la corsa del fantino dell’Oca». Per Carburo scatterebbe l’ammonizione per essere franato addosso a Gingillo nell’Oca a San Martino.

Censure per Nicchio e Civetta, che pagherebbero i cambi di posto alla Mossa dei rispettivi fantini Tittia e Brio. Anche per loro, ovvero Giovanni Atzeni e Andrea Mari, scatterebbe l’ammonizione, ‘rei’ anche di non aver ascoltato i continui richiami del mossiere e di aver ripetutamente cercato una posizione migliore tra i canapi rispetto a quella assegnata dalla sorte.

Poi una lista di Non luoghi a procedere. Nessuna proposta di sanzione per l’Oca per l’inno della Torre storpiato vicino ai confini del territorio della Contrada rivale. Niente sanzioni per Nicchio e Valdimontone per un episodio varificatosi al termine della prima prova. Al fantino della Tartuca, Andrea Coghe detto Tempesta, non luogo a procedere, «perché il suo comportamento durante la mossa non è rilevante, né ha danneggiato le altre Contrada, né il regolare svolgimento della Carriera».

Ora le Contrade e i fantini hanno dieci giorni di tempo per presentare discolpe. Il termine scade alla mezzanotte del 24 dicembre. Ma è probabile che tutti non aspetteranno la notte di Natale.