Siena, 2 luglio 2022 - Un Palio di Provenzano che rimarrà negli annali. Una carriera davvero strana, ricca di colpi di scena. Ecco i momenti salienti.
Il forfait del mossiere
Che sarebbe stato il palio dei forfait lo si doveva capire quando, poci giorni fa, Bartolo Ambrosione ha dovuto lasciare per indisposizione il ruolo di mossiere all'aretino Renato Bircolotti.
L'esclusione di Istrice e Civetta
Cadono le prime due contrade, la mattina del Palio: Istrice e Civetta, per i leggeri infortuni dei suoi cavalli. Scoppia la protesta della Civetta, che poi decide di non effettuare le sbandierate al corteo storico.
La mossa si fa nervosa
Anziché facilitare le cose, correre in otto sembra renderle più difficili: la mossa è lunga ci sono diversi abbassamenti precauzionali del canape e mosse false.
Esce anche il Leocorno
Proprio durante i concitati minuti della mossa Tempesta e il suo cavallo Volpino, per il Leocorno, sono di rincorsa, ma vanno verso l'Entrone: forfait per un lieve infortunio al cavallo.
Cade Scangeo
Clamoroso poi quado si resta in sei: Stefano Piras, detto Scangeo, viene disarcionato dall'esordiente Uragano Rosso. Anche il Bruco deve lasciare.
L'arrivo da brividi
Fin dalla mossa valida si era capito che Giovanni Atzeni (Tittia) su Zio Frac l'avrebbe comandata e così è stato: il Drago corre sempre in testa ma la Torre con Scompiglio su Viso d'Angelo fa un recupero muscolare e l'arrivo è al fotofinisch, o quasi: l'impressione è fin da subito che a conquistare il Palio sia il drago, poi la conferma.