Laura Valdesi
Cronaca

Siena, ’missione’ barbaresco. “Ruolo sempre più importante e delicato, il mondo ci guarda”

Anche l’assessore Pagni, il priore Mocenni e l’Ufficio Palio alla serata. Velluto: “Si aspetta agosto, va bene così”. Brigante: “Rapporti solidi”

Siena, 17 febbraio 2025 – «In un mondo in cui i social la fanno da padroni voi siete custodi di una tradizione che dobbiamo trasmettere», il saluto del capitano dell’Onda Alessandro Toscano. Gli fa eco il collega della Lupa Giulio Bruni nel suo messaggio aggiungendo che «essere barbaresco è una missione». Gli uomini del cavallo, di ieri e di oggi, tutti a tavola insieme sabato sera per la cena offerta dai fantini vittoriosi Brigante e Velluto. Un momento per ritrovarsi insieme, con l’Ufficio Palio – c’erano il dirigente Luigi De Rosa con Simona Gori e Michela Bacconi -, l’assessore Riccardo Pagni che nel Palio è cresciuto, oltre ad aver vinto nel Bruco nel 1996. Poi il barbaresco onorario Vittorio Stelo, Benedetta Mocenni, priore della Selva, in rappresentanza del Magistrato, il comandante della polizia locale Alessandro Rossi. Ed il gruppo della cooperativa ’Tabit’ a cui i fantini hanno fatto una donazione.

I barbareschi e i fantini vittoriosi del 2024 (foto Di Pietro)
I barbareschi e i fantini vittoriosi del 2024 (foto Di Pietro)

«Con quella dello scorso anno abbiamo potuto fare una nuova stanza per la terapia, grazie di cuore», le loro parole al termine di una serata dove è stato donata una calamita a forma di ferro di cavallo a tutti. «E’ la prima volta che partecipo alla cena dei barbareschi, ci sono tanti amici. E anche molti giovani che garantiscono la prosecuzione di quello che è un ruolo importantissimo, anche perché abbiamo l’attenzione del mondo addosso. Richiede intelligenza, attenzione, non si può affidare a chiunque. Oggi in ogni stalla ci sono professionisti ma il parere del barbaresco è prezioso per i capitani», interviene l’assessore Pagni. Ricordando «che non si staccano dal cavallo nei quattro giorni, osservando ogni dettaglio, così come i contradaioli cercano di carpire sfumature dagli occhi del barbaresco». «Tutti i priori sanno il valore di questa figura – rivendica Mocenni – ; è la prima volta che partecipo e registro un clima di unità.Tutti nemici ma tutti una cosa sola. Caro Tommaso (il barbaresco della Selva, ndr) stai attento che potrei anche chiedere di ricoprire questo ruolo», scherza sottolineando passione e professionalità.

E i due fantini? «Stasera accanto? Niente nemici? Amici, certo», dice Brigante. «Eravamo accanto anche per il Palio», ribatte Velluto. «Sono serate molto importanti, quando sei qui vuol dire che è andata bene», aggiunge il vittorioso nell’Onda. «Il barbaresco è la persona con cui stai più vicino nei giorni del Palio, devi instaurare un buon rapporto con lui. Un segreto da svelare? No, Leonardo (Giorgi della Lupa, ndr) lo conosco da sempre». «Anche per me è lo stesso con Leonardo (Scelfo dell’Onda, ndr) – spiega Brigante – è una persona che trasmette tranquillità». Gettando uno sguardo al 2025 Velluto è netto: «Si salta luglio, non importa. Da fare la firma fosse sempre così». «I rapporti di sempre, molto importanti. E un’estrazione con tante Contrade, speriamo escano quelle più vicine», dice Brigante. Anno nuovo, vita nuova. «Ripartiamo dai punti fermi, aspettando il Palio di agosto», ancora Velluto. «Dopo il 2023 sono riuscito a vincere a cavallo, mi ha dato ulteriore consapevolezza. Avanti così», ecco Brigante. E siccome mentre si svolge la cena c’è in corso la finale del Festival di Sanremo, alla domanda sulla canzone preferita Brigante non esita: «Chi mi piace? Giorgia, dai. E’ la Violenta da Clodia del Festival».