GIUSEPPE DIBLASIO
Cronaca

"Palio straordinario? Se ne riparla in primavera"

Il sindaco De Mossi archivia il 2022. "Improbabile pensare a un terzo Palio a ottobre. La ripartenza della Festa è stata un successo"

Il sindaco Luigi De Mossi sul palco dei capitani assieme a Guido Collodel

Il sindaco Luigi De Mossi sul palco dei capitani assieme a Guido Collodel

Siena, 21 agosto 2022 - Al cronista che gli chiede di archiviare definitivamente la pratica Palio straordinario di ottobre, il sindaco Luigi De Mossi risponde con la mossa del cavallo. "Non siamo in condizioni di farlo, questo è evidente. Vediamo cosa succede da qui alla prossima primavera. Il Palio straordinario si può fare anche in un altro momento dell’anno".

Per il Comune il bilancio dei Palii 2022 è positivo?

"L’obiettivo era disputare due Palii, tornare alla normalità. O almeno avvicinarsi, perché tra guerra in Ucraina e Covid, difficile parlare di normalità. Ci sono state criticità, soprattutto a luglio, ma mi pare che il bilancio sia positivo".

E’ la media tra un Palio di luglio disastroso e quello d’agosto scintillante?

"Lo sport nazionale, e anche senese, è cercare le colpe degli altri quando le cose vanno male. Io ho grande rispetto per le decisioni che prendono i capitani. Il giudizio viene sempre dato a posteriori e non sta a me stilare pagelle. L’organizzazione della Festa è andata bene anche a luglio. Ad agosto la pioggia poteva penalizzarci, ma alla fine ha reso le cose più razionali".

Non crede che dalla scelta dei cavalli al ritorno di Ambrosione, le mosse di agosto abbiano portato a un Palio più bello?

"Il Palio di agosto è sempre figlio di quello di luglio, conseguenza delle scelte fatte prima. La definizione del lotto dei cavalli è un tassello cruciale. Il cavallo è il mezzo attraverso il quale Siena sogna, spera, a volte piange anche. Dopo il lotto di luglio, la scelta di agosto ha rimesso le cose a posto".

Ambrosione merita la riconferma sul verrocchio?

"E’ una persona molto pacata, ha sempre collaborato proficuamente con l’amministrazione. Il mio giudizio è positivo, anche se va detto che la busta della mossa gli ha facilitato il compito. I tempi d’uscita dal canape non sono stati lunghi. Il mossiere prende tutte le critiche quando il Palio va male, anche se molte delle cose accadute a luglio non sono colpa del mossiere".

Anche il pittore del drappellone è andato meglio...

"La scelta di Anastasio viene da lontano. Il drappellone di luglio è piaciuto meno, quello di agosto aveva caratteristiche e dettagli di speranza e di luce che si integravano con le aspettative dei senesi. E’ piaciuto anche dal punto di vista emotivo".

Si aspetta provvedimenti di giustizia paliesca?

"Non so nulla nemmeno della relazione di luglio dei deputati della Festa. Mi informerò dall’assessore alla giustizia paliesca. La questione approderà in giunta solo se ci sono richieste".

Torniamo allo Straordinario..

"Bisogna ci sia una ragione valida per farlo. Lo può chiedere il sindaco, la giunta, il consiglio, il Magistrato, i comitati. Ci sono condizioni oggettive per cui è impraticabile farlo a ottobre. Dalla situazione meteorologica alle elezioni politiche. Nel 2018 il Palio straordinario fu gestito in maniera celere. Ma non c’era il Covid e nemmeno le elezioni. Oggi manca anche la ragione".

Si ricandiderà a sindaco?

"Avrei dovuto decidere in questi giorni, erano previste riunioni a livello regionale e locale. L’attenzione della politica ora è spostata alle elezioni di settembre. Una volta che si chiarirà il quadro nazionale, parlerò con i partiti e con il fronte civico. Bisognerà attendere ancora un po’".

Quale sarà la sua priorità da qui a maggio?

"Dare corpo ai progetti e ai lavori in cantiere. La città è in movimento, dopo essere stata ferma per anni. Ha davanti prospettive, ha rapporti con Roma e Firenze dalla sanità al caso Mps. Siena non è più statica, chiunque sarà sindaco nel 2023 dovrà prenderne atto".