
Alessandro Pallassini
"Ho fatto un passo indietro dal ruolo di coordinatore provinciale di Forza Italia, per ragioni personali e professionali. Dopo una lunga riflessione, ho deciso però di rimanere, perché è prevalso il senso di responsabilità". Va dritto al punto Alessandro Pallassini, giovedì sera protagonista di un confronto acceso all’interno del partito senese, avvenuto alla presenza del leader regionale Marco Stella.
"Il mio non è stato un cambiamento di idea repentino – continua l’esponente azzurro –, ma la voce della coscienza che mi spingeva a restare al mio posto. In questi anni ho fatto tanto e il numero dei tesseramenti è notevolmente aumentato".
E ancora: "Ho passato notti insonni prima di scrivere ai vertici di Forza Italia la lettera, in cui manifestavo oggettive difficoltà dal punto di vista familiare, professionale e personale. Mi hanno telefonato i vertici nazionali del partito, per chiedermi di portare a termine l’incarico – racconta Pallassini –. Certo, i problemi non si dileguano, ma alla fine mi sono detto che è facile andare via quando vi sono delle difficoltà. Sono stato molto male, ma non sono un Don Abbondio né uno Schettino che abbandona la nave tra i flutti". Il coordinatore provinciale aggiunge: "Tanti mi hanno chiesto di non andare via, quindi sono risalito sulla scialuppa per riprendere il controllo della nave e non lasciarla in mano ad altri. Se si affoga, si affoga tutti insieme". Qui il tono di Pallassini si fa duro: "Certo, devo dire che in questo frangente mi sono reso conto di chi mi sostiene e chi invece rema contro. Il confronto interno al partito dell’altra sera – sottolinea – ha avuto toni accesi, ma alla fine ritengo che sia giusto serrare i ranghi in vista delle prossime Regionali, dove bisogna fare risultato. Ora è il momento di battere il ferro. Io farò la mia parte".
Cristina Belvedere