Palloncini e scarpe rosse per Yuleisi: "Preghiamo per la stella più luminosa"

Ai funerali della 33enne tantissimi colleghi di lavoro e amici. La figlia di 9 anni tiene stretta la foto della mamma . Padre Escobedo durante l’omelia: "Preghiamo anche per l’anima di Baloy". Il compagno della donna è in carcere.

Palloncini e scarpe rosse per Yuleisi: "Preghiamo per la stella più luminosa"

Il feretro. accolto da un applauso. In alto a sinistra don Giglio e a destra i palloncini per l’addio

di Laura Valdesi

SIENA

La bara di legno chiaro, appoggiate sopra rose bianche e rosse. La madre di Yuleisi Manyoma Casanova ferma davanti al carro funebre pronto per trasferire il feretro della sua ’Giulia’, così la chiamavano affettuosamente, al Laterino. E da qui, fra qualche giorno, al piccolo cimitero di Santa Regina dove riposerà per sempre. La madre della donna uccisa da una fucilata esplosa dal compagno, il 10 agosto in Strada del Villino, tiene i palloncini rossi in mano. Soprattutto un paio scarpe della stessa tinta. Quel colore fuoco che, insieme alle calzature, è diventato simbolo del ’no’ alla violenza contro le donne. A tante vite spezzate. Messaggio inequivocabile che la famiglia lancia nel momento dell’addio alla 33enne che ha lavorato per anni nei locali del gruppo Nannini in centro a Siena. Un uomo piange e si dispera, piegato in due dal dolore. Non riesce a trattenere le lacrime mentre lentamente, amiche, colleghe di lavoro e parenti lasciano volare in cielo tanti palloncini rossi. La mamma di Yuleisi li guarda perdersi nel cielo, salutando idealmente la figlia. La nipote di 9 anni, adesso rimasta orfana, è ad un passo dalla nonna che si occuperà della bambina di cui intende chiedere l’affidamento. La piccola, che si trovava in casa al momento della fucilata fatale anche se non nella camera della tragedia, stringe forte al petto il quadro con la fotografia della mamma. Commozione. Affetto. Vicinanza. Si percepisce negli sguardi delle decine di persone, quasi 200, che hanno raggiunto ieri alle 15 la basilica dell’Osservanza dove si è celebrato il funerale di Yuleisi Manyoma Casanova. Qui si riunisce la comunità spagnola, dunque anche colombiana, almeno una volta al mese per la messa. Qui è stato portato il feretro, davanti all’altare. Tanti i connazionali, poi i parenti già accorsi in strada del Villino. Soprattutto moltissimi colleghi del Conca d’Oro, dove la donna lavorava, ma anche degli altri locali del Gruppo Nannini in cui aveva prestato servizio. A celebrare la messa, nella basilica gremita, Raudel Escobedo. Accanto a lui padre Alfredo Scarciglia e monsignor Vittorio Giglio. "Ci siamo, non siete soli", dice. "Esprimiamo ancora una volta la nostra vicinanza, quella del cardinale Lojudice, la mia personale e della chiesa diocesana di Siena. Condividiamo il vostro dolore con la nostra presenza", aggiunge don Giglio. In chiesa anche il padre di Yuleisi arrivato dalla Colombia e l’ex compagno della 33enne uccisa, padre di sua figlia. Un finale "triste e doloroso perché era una donna giovane e meritava di vivere più a lungo", dice nell’omelia padre Escobedo. Che la descrive come "brava mamma, si alzava al mattino presto, si adoperava per la famiglia". Invita a lasciarla "andare via in pace". E chiede a tutti "di pregare questa sera (ieri, ndr) pensando che lei è la stella più luminosa". E ancora: "Dobbiamo vivere senza odio, senza rancore, perché lo trasmettiamo alle altre persone e non viviamo in pace noi stessi". Yulesi, invece, "vuole per noi la pace". Padre Escobedo ha quindi chiesto una preghiera per l’anima di Fernando Porras Baloy, il compagno della 33enne, ora in carcere per la detenzione illegale di armi e indagato per omicidio doloso. "Ciò che ha fatto non è stato bene – ribadisce a margine il religioso – però come cristiani dobbiamo pregare per la sua anima. Carità anche per lui".

Alla messa ha partecipato l’avvocato della famiglia di Yuleisi, Vincenzo Di Benedetto. Che ha ringraziato "il Comune di Siena, in particolare l’assessore Massimo Bianchini che si è attivato per cercare il posto al cimitero, la Pubblica assistenza per quanto riguarda l’offerta dei servizi e il gruppo Faro Alto che ha contribuito al funerale. Un altro grazie anche ai colleghi di Yuleisi, una seconda famiglia per lei, che hanno fatto una raccolta di fondi a beneficio della figlia". E annuncia, sul fronte dell’inchiesta, che la prossima settimana si dovrebbero svolgere gli attesi accertamenti balistici, basilari per ricostruire la dinamica.