Siena, 30 agosto 2020 - Prima l’ha vista entrare in un bar, poi l'ha seguita nella toilette dove l’ha aggredita, palpeggiandola e poi dandosi alla fuga. E’ successo nella tarda mattinata di ieri in un locale del centro storico dove una coppia di giovani turisti si era fermata per fare una sosta. Mentre il fidanzato della ragazza ordinava qualcosa al bar, la turista, 33 anni, ne ha approfittato per raggiungere la toilette.
E qui la brutta sorpresa. Non appena entrata, è stata raggiunta da uno straniero di origine nigeriana, che le ha messo le mani addosso, molestandola. Immediata la reazione della turista, che ha gridato chiedendo aiuto mentre cercava di allontanare l’uomo da sè. Tutto è durato pochi minuti: nel tempo in cui il fidanzato della ragazza ha raggiunto la toilette, lo straniero spaventato si è dato alla fuga sotto lo sguardo stupito dei presenti, che ancora non avevano ben capito cosa era appena avvenuto. Di qui l’allarme ai carabinieri, a cui è giunta una serie di segnalazioni. In quel momento erano presenti un centro storico due pattuglie del Nucleo Radiomobile, che si sono precipitate al bar per raccogliere la denuncia. In base alla descrizione dello straniero fatta ai militari sia dalla giovane coppia di turisti che dal titolare del locale e dai clienti in quel momento presenti, i carabinieri si sono mossi nella direzione in cui era stato visto fuggire il palpeggiatore. Grazie a ulteriori indagini i militari hanno ben presto individuato e raggiunto l’uomo, che risulta residente a Radicondoli e in attesa di regolarizzazione per quanto riguarda il permesso di soggiorno in Italia. Il nigeriano avrebbe negato ogni addebito spiegando la sua presenza nel centro storico di Siena come una normale passeggiata domenicale, ma i carabinieri del Radiomobile non hanno sentito ragioni e lo hanno messo alle strette. Grazie alla denuncia della turista, hanno quindi potuto portare l’uomo in caserma e procedere al fermo. La brutta avventura vissuta dalla coppia di giovani turisti si è quindi conclusa nel migliore dei modi grazie alla prontezza d’intervento e alla capacità investigativa dei militari di Siena.