Un uomo a torso nudo, pistola in pugno, semina panico tra la gente. Succede ieri, verso le tredici, all’interno dello stadio comunale di Abbadia San Salvatore. I presenti restano increduli e impauriti. Chiedono l’intervento dei carabinieri che (la caserma è a due passi dall’area sportiva) arrivano prontamente. Sono numerosi, guidati dal Tenente Lelio Prisco. Tutti indossano il giubbotto antiproiettile, alcuni si appostano per coprire, pronti per l’intervento in caso di necessità, i colleghi che si apprestano a disarmare l’uomo. Che non oppone resistenza, consegna la pistola ai militari.
Si scopre così che l’arma è una pistola giocattolo, con il regolare tappo rosso. Ma l’autore dell’insensata bravata viene comunque fermato e condotto nella vicina caserma. Qui i militari lo interrogano e, soprattutto, avviano gli accertamenti del caso. A quanto è dato sapere non avrebbe fornito alcuna ragione della sua "esibizione". L’uomo, un rumeno che risiede da tempo nel paese amiatino, già in passato si sarebbe distinto per gesti del genere. Finora gli è andata bene, salvo che non emergano elementi diversi dagli approfonditi accertamenti che, come detto, i carabinieri della Tenenza hanno avviato. Nell’area dello stadio, assai popolata in questi giorni di prolungata estate, è tornata la calma, la normalità. Ma chi ha asfatica a cancellare rapidamente quei momenti di paura.
Massimo Cherubini