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Diplomata al liceo linguistico, i tre fratelli sono carabinieri "Portare la divisa? Orgogliosa. Va onorata ogni giorno".
Siena, 20 febbraio 2025 – "Mio padre? Un carabiniere. E’ appena andato in pensione, io sono entrata nell’Arma. Ci siamo dati il cambio", dice Martina Martino, sfoderando un sorriso. Quando parla di papà Nicandro s’illuminano gli occhi. Nella sua vita è stato un riferimento importante per questa carabiniera di 21 anni originaria di Calvi Risorta, piccolo paese nella provincia di Caserta. Arrivata da pochi giorni alla stazione di Siena, presso il comando provinciale dell’Arma. "Papà ha lavorato un po’ di anni a Firenze e poi, all’inizio degli anni 2000, è sceso di nuovo al sud dove c’era la famiglia", aggiunge Martina. Che ha tre fratelli, tutti più grandi. E tutti carabinieri. Ed una mamma che ora fa la casalinga ma per tanti anni ha lavorato nella concessionaria di famiglia.
Papà Nicandro è stato un idolo per lei in famiglia?
"Sì, certo. Ricordo quando ero piccola, mi raccontava le storie. Non lo vedevo mai. Usciva la mattina alle 6 e tornava alle 15. Mi prendeva a scuola e poi ci rivedevamo la sera quando mi metteva nel letto. ’Raccontami qualche storia’, imploravo. Ma lui non parlava quasi mai del lavoro. E’ sempre stato un carabiniere ligio al dovere. Il suo esempio è stato importante, una grande persona. Al di là di ciò ho sempre maturato, sin dall’adolescenza, la voglia di fare il carabiniere. Il mio compito, lo sento dentro come una vocazione è di aiutare il prossimo. L’ho abbinato al fatto che nella vita sono una persona molto precisa, rigorosa, determinata. E mi piace la disciplina. Il fatto che occorre essere ordinati dentro per esserlo anche fuori, seppure la vita sia mutevole. Ho cercato di abbinare un mio desiderio e il carattere: sin da quando avevo 15 anni ho capito che il lavoro sarebbe stato questo".
La scuola frequentata?
"Liceo scientifico internazionale, ho seguito molte materie in inglese. Mi ha consentito di viaggiare molto facendo Erasmus serviti anche per crescere".
La famiglia Martino è una ’caserma’: anche i suoi tre fratelli sono nell’Arma.
"Il primo lavora vicino a casa, ha già 35 anni, è riuscito ad avvicinarsi. L’altro in un paese in provincia di Lucca, il terzo è stato per 4 anni a Palermo e adesso sta facendo il corso da maresciallo. Poi tornerà in Sicilia".
Dall’8 febbraio è a lavoro.
"Sto iniziando a vedere un po’ tutto, dalla gestione dell’archivio alle pratiche. Poi servizi di ordine pubblico, esterni, piantone. Sono qui da pochi giorni".
Cosa si prova ad indossare la divisa?
"Emozione. Fierezza.Orgoglio. Non è la divisa a fare il buon carabiniere ma siamo noi dover onorarla tutti i giorni. A volte senti il peso nell’indossarla: la gente in strada non vede più una ragazzina di 20 anni ma un carabiniere".