REDAZIONE SIENA

Papesse, nuova vita. Costa: "L’obiettivo è costruire un ponte tra storia e futuro"

Il presidente e ad di Opera Laboratori punta alla ’rinascita culturale’. Di Bello: "Non dovrà essere solo palazzo delle esposizioni. ma delle visioni". Ad arricchire la visita anche libreria e bistrot.

Il presidente e ad di Opera Laboratori punta alla ’rinascita culturale’. Di Bello: "Non dovrà essere solo palazzo delle esposizioni. ma delle visioni". Ad arricchire la visita anche libreria e bistrot.

Il presidente e ad di Opera Laboratori punta alla ’rinascita culturale’. Di Bello: "Non dovrà essere solo palazzo delle esposizioni. ma delle visioni". Ad arricchire la visita anche libreria e bistrot.

Un gioiello incastonato nel cuore di Siena, pareti intrise di storia, arte e memoria. In quelle stanze ha soggiornato Papa Pio II, Galileo Galilei, nell’altana che si appoggia sui tetti di Siena, con la Torre del Mangia a fare da sentinella silenziosa, ha portato avanti la sua ‘rivoluzione’. Grazie a Opera Laboratori il Palazzo delle Papesse è tornato a nuova vita. Una "rinfrescata" ed eccolo, con le porte di nuovo aperte per chi ne vorrà apprezzare la bellezza. Una "rinascita culturale", con lo scopo di riposizionare l’iconica residenza al centro delle istituzioni culturali italiane, un progetto che riparte all’insegna del connubio passato-presente: la mostra ‘Julio Le Parc. The discovery of perception’, è la più importante personale del grande artista argentino mai realizzata in Italia, dopo la sua partecipazione alla 33ma Biennale di Venezia nel 1966, quando ricevette il Gran Premio internazionale della pittura. E potrà essere visitata da oggi fino al 16 marzo. "Da quando a giugno abbiamo ricevuto le chiavi del Palazzo delle Papesse – spiega il presidente e ad di Opera Laboratori Beppe Costa – abbiamo lavorato incessantemente, per accogliere questa bellissima mostra, di carattere internazionale. Julio Le Parc è un artista geniale: se in questo luogo ha soggiornato Galileo Galilei, che con le sue sperimentazioni ci ha pur insegnato qualcosa, noi abbiamo voluto inserire in un edificio classico l’arte moderna, cosa che facciamo abitualmente, e, per staccare con il nostro quotidiano, l’arte antica, sovente ecclesiastica. L’obiettivo è costruire un ponte tra la storia e il futuro, guardando con fiducia alle nuove generazioni". "La mostra è dedicata a Daniele Petrucci (amministratore delegato prematuramente scomparso ndr) – aggiunge Costa –, che ha sempre creduto nella forza innata di questo scrigno di rara bellezza". Opera Laboratori ha acquisito il Palazzo delle Papesse lo scorso giugno da Banca d’Italia, con un investimento economicamente oneroso, ma dal grande impatto culturale. "Le Papesse non dovrà essere un palazzo solo delle esposizioni – commenta il dg di Opera Laboratori, Stefano Di Bello –, ma delle visioni. Come è stato per gli occhi di Galileo, questo vuole essere un percorso visivo di conoscenza". Ad arricchire la visita al Palazzo, dal caveau al cortile, all’altana (che in futuro sarà utilizzata per eventi di Opera Laboratori o anche privati), attraverso le opere di Le Parc, anche una libreria con merchandising e prodotti dedicati, nonché un bistrot accessibili anche a chi ha difficoltà motorie. Palazzo delle Papesse offrirà anche attività didattiche, visite inclusive e laboratori attraverso il progetto "Papesse Lab", con l’obiettivo di avvicinare il pubblico all’arte e ampliare lo sguardo dello spettatore.

Angela Gorellini