
Il sindaco Rossi: "Crescita dovuta a cultura e ambiente, ma popolazione e servizi sono in calo". A Castiglione gli eventi, tra San Simeone alla Rocca e la festa popolare con giovani e Maggiaioli.
I cinque Comuni che costituiscono il Parco della Val d’Orcia da oggi danno ufficialmente il via agli appuntamenti che ricorderanno il ventennale dal prestigioso inserimento nel “Patrimonio dell’Umanità” riconosciuto dall’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura). Oggi alle 9, nella chiesa di San Simeone a Rocca il via con i saluti del prefetto Matilde Pirrera, Eugenio Giani, presidente della Regione, Agnese Carletti, presidente della Provincia, il soprintendente Gabriele Nannetti, Alessio Pascucci, presidente Associazione italiana beni patrimonio mondiale.
Dell’evento dei venti anni del Parco parliamo con il sindaco, Luca Rossi.
Sindaco, venti anni consentono di fare un bilancio…
"Come spesso accade ci sono luci e ombre: è giusto evidenziarle entrambe. Da un lato è stata acquisita crescente consapevolezza che ambiente, arte, cultura, storia, cura che da sempre è stata riservata al territorio senza alterazioni significative, sono un grande valore aggiunto al nostro vivere qui e costituiscono un biglietto da visita notevole in chiave promozionale e turistica. Dall’altro questo non è stato sufficiente a fermare il declino demografico e la riduzione di servizi, anche essenziali, che certo non aiuta ad abitare questi luoghi, o il pensare di venirli ad abitare. Su questi temi dobbiamo elaborare strategie che aiutino ad invertire la tendenza".
Come vede il futuro?
"Ci sono sempre nuove sfide con le quali confrontarsi, nel nostro caso penso ad esempio alla questione delle aree idonee o non idonee agli impianti per il fotovoltaico. Quindi occorre ricercare equilibrio tra passato, presente e futuro".
Cosa accadrà oggi a Castiglione d’Orcia?
"Al mattino il momento celebrativo, ma non solo, ospitato nell’antico edificio di San Simeone a Rocca d’Orcia. Saranno con noi autorità e amministratori dei livelli sovraordinati, i giovani ventenni e gli amministratori che allora si impegnarono per la candidatura. Nel pomeriggio una festa popolare, alla quale parteciperanno gli alunni delle nostre scuole, i Maggiaioli - testimoni dell’antica tradizione - e ancora i ventenni, ai quali idealmente consegneremo il testimone verso il futuro di una Val d’Orcia sempre più coesa e convinta di coniugare promozione turistico-culturale ed iniziative che aiutino chi la abita a viverci meglio e contribuiscano ad attrarre nuovi residenti".