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Parco naturale nell’area ex Amiata Marmi, il Comitato va in Regione

Il Comitato per la realizzazione di un Parco Naturale Termale nell'area ex Amiata Marmi a Bagni San Filippo sarà ricevuto dai gruppi consiliari della Regione Toscana per discutere della problematica dell'area edificabile che compromette la presenza delle acque termali. Il Comitato propone l'abbattimento delle cubature e la realizzazione di strutture modulari leggere per garantire i servizi igienico-ambientali e evitare un'edificazione selvaggia nel Parco della Val d'Orcia. Chiede l'aiuto della Regione per raggiungere un accordo con la proprietà e il Comune di Castiglione d'Orcia.

Parco naturale nell’area ex Amiata Marmi, il Comitato va in Regione

Il Comitato che propone di realizzare un Parco Naturale Termale nell’area ex Amiata Marmi, a Bagni San Filippo, sarà ricevuto dai gruppi consiliari della Regione Toscana. Ne dà notizia, con un comunicato, l’Associazione Val d’Orcia-Amiata, presso la cui sede, a Castiglione d’Orcia, l’organismo si è costituito e si riunisce. "Il Comitato – si legge nella nota – desidera rappresentare direttamente la problematica dell’ex area produttiva, interessata da un Piano particolareggiato che destina oltre 5.400 dei 20.000 metri quadrati che la costituiscono ad area edificabile, andando così inevitabilmente a deturpare la morfologia del territorio, compromettendo la presenza delle acque termali che vi sono presenti". L’area, dismessa da anni, è ad oggi destinabile alla realizzazione di una struttura termale ma, a monte, sarà necessaria una bonifica ambientale impegnativa. "Il Comitato – si legge ancora nella nota – propone l’abbattimento delle cubature e la realizzazione di strutture modulari leggere al fine di garantire i servizi igienico-ambientali. Le acque termali non possono essere alienabili (sono sempre date in concessione, con dei termini di scadenza, ndr), né entrare nella logica di un baratto urbanistico, né possono essere inserite nella esecuzione immobiliare esistente". Il Comitato intende realizzare nell’area un Parco Termale Naturale, evitando "un’edificazione selvaggia e devastatrice nel cuore del Parco della Val d’Orcia". Per farlo chiede aiuto alla Regione, perché si adoperi per raggiungere un accordo con la proprietà (che è però in liquidazione coatta, ndr) ed il Comune di Castiglione d’Orcia, nel cui territorio Bagni San Filippo ricade.