REDAZIONE SIENA

Pasqua, incognita meteo. Il settore turistico in ansia per le disdette dall’Italia

Lezzi, Federalberghi: "Situazione non ottimale a causa del cattivo tempo". Grassi, Assoturimo Confesercenti: "Pesa anche la contrazione dei consumi".

Lezzi, Federalberghi: "Situazione non ottimale a causa del cattivo tempo". Grassi, Assoturimo Confesercenti: "Pesa anche la contrazione dei consumi".

Lezzi, Federalberghi: "Situazione non ottimale a causa del cattivo tempo". Grassi, Assoturimo Confesercenti: "Pesa anche la contrazione dei consumi".

Una Pasqua incerta a livello turistico quella che si profila all’orizzonte: è lo scenario che mette d’accordo Federalberghi e Assohotel Siena. Le aspettative per i prossimi ponti sembrano essere sempre più basse, e con l’approssimarsi delle feste il meteo sembra essere solo più altalenante. Aumentano così le disdette dell’ultimo minuto, anche da parte di italiani alle prese con le conseguenze delle forti piogge di questi giorni. "Visto il meteo drammatico molti italiani in partenza per le vacanze si sono fermati – dichiara Rossella Lezzi, presidente di Federalberghi Siena –. Per il ponte di Pasqua a Siena e in provincia arriveranno soprattutto ospiti europei ed extraeuropei che avevano già prenotato da tempo e non hanno disdetto. Le strutture ricettive sono circa al 90% della loro capacità. Negli ultimi giorni ci sono state tantissime disdette da parte degli italiani che avevano prenotato per Pasqua".

Conferma il quadro il presidente provinciale Assoturismo Confesercenti Filippo Grassi: "La festività che dà il via alla stagione è soprattutto legata al movimento degli italiani – ha spiegato Grassi – tra meteo avverso e contrazione dei consumi, il tutto esaurito per l’imminente ponte per ora si registra solo in alcune strutture ricettive, a macchia di leopardo in provincia". La stessa incertezza legata alle condizioni meteorologiche si manifesta anche per il ponte tra 25 aprile e primo maggio. Anche in questo caso le prenotazioni ci sono, ma il pericolo delle disdette all’ultimo momento incombe.

"Sono gli italiani a muoversi di più per queste festività, mancando tale componente la situazione non è ottimale. Di norma scelgono di andare al mare o nelle città d’arte – afferma Lezzi –. Forse se farà brutto tempo anche sulla costa potremmo avere qualche visita in più, ma c’è anche da dire che in determinate regioni ci sono stati danni negli ultimi giorni, che hanno anche causato problematiche stradali a livello nazionale, che potrebbero influire sulla scelta o meno di spostarsi".

I turisti internazionali sembrano infatti prediligere altre mete sparse per lo stivale o, almeno, sembrano averlo fatto per questi ponti primaverili. "Oltre agli italiani ci sono altri target: sono tornati i francesi e una piccola percentuale di tedeschi. Ma ci sono destinazioni molto competitive in Italia che hanno lavorato molto durante l’inverno e ci hanno tolto grosse fette di mercato europeo – ha avvertito Lezzi –. C’è competizione con altre mete che adottano strategie comunicative più approfondite".

Non è comunque ancora detta l’ultima parola visto che sembra stia tornando in auge la prenotazione last minute. "Fattori emotivi come le variazioni nel meteo potrebbero cambiare in misura non marginali gli esiti per le prossime settimane – osserva il presidente Grassi –. Per chi opera nel ricettivo sarà importante farsi trovare pronti, augurandosi che i cantieri stradali e altri handicap infrastrutturali non giochino a sfavore come accaduto anche di recente".