
Pasticcio della mensa Bandini. Il Dsu cerca un nuovo spazio
"La giunta comunale ha deciso di tutelare gli interessi privati legati a via Bandini, anziché difendere gli interessi di oltre 14mila studenti fuori sede che vivono a Siena. Questo episodio dimostra un atteggiamento del Comune che relega la comunità studentesca a cittadini di serie b nella politica senese": è il messaggio che sta dietro allo striscione appeso da Cravos davanti al Rettorato dell’Università per protestare contro la presa di posizione del Comune sull’impossibilità di ristrutturare la mensa di via Bardini. Monta dunque la polemica, con gli studenti che chiedono di essere convocati al tavolo di confronto regionlae annunciato con le due Università, il Comune e il Dsu Toscana: "Sulla mensa Bandini – prosegue Cravos – erano già stati stanziati ingenti finanziamenti e un progetto di riqualificazione dell’edificio, mentre rimangono oscure quali siano le potenziali alternative considerate".
Dopo 3 anni di attesa, il Comune di Siena ha ufficializzato nell’ultimo consiglio comunale l’indisponibilità a concedere l’autorizzazione ai lavori e la consigliera regionale Pd Anna Paris si è rivolta al Dsu: "Ho avuto rassicurazioni dal presidente Del Medico sulla volontà di trovare da subito soluzioni temporanee per poi valutare l’acquisto o l’affitto di una nuova sede dove realizzare un’altra mensa. Il mio timore era che i 4 milioni destinati al recupero della mensa venissero destinati altrove, invece il presidente ha confermato di volerli investire su Siena. Per l’immediato saranno attivate convenzioni con i bar e ristoranti vicini alle sedi universitarie e sarà allestito un bar interno nella sede Unistrasi. Nel frattempo il Dsu si è attivato per la ricerca di uno spazio di circa 7/800 metri quadrati nel centro o immediata periferia.
"Apprezzo il chiarimento da parte del vicesindaco Capitani ma dalla sua risposta non è arrivata alcuna soluzione, solo la constatazione che per il momento Siena perderà una mensa universitaria", così dice la sua sulla vicenda Fabio Pacciani, consigliere comunale di Area Civica. "Da cittadino faccio due domande certo di non avere risposta - prosegue –: il Dsu quando ha acquisito l’immobile dal Comune non aveva approfondito la fattibilità o meno della mensa in quegli spazi? Il Comune, quando ha venduto l’immobile al Dsu, non si è preso la briga di informarlo sui vincoli e le difficoltà che la ristrutturazione avrebbe incontrato? La realtà dei fatti è che gli studenti sono una risorsa sia culturale che economica per Siena".
Paola Tomassoni