TERESA SCARCELLA
Cronaca

Siena, la meraviglia del pavimento del Duomo scoperto: quanti turisti / VISITA VIRTUALE

Visitatori da tutta Italia e non solo incantati per un vero tesoro artistico

Il Duomo di Siena visto dall'alto (Lazzeroni)

Siena, 27 agosto 2019 - «Come in cielo così in terra». In questa frase è già spiegato tutto. La scopertura del pavimento del Duomo è parte integrante di un percorso che va a toccare i due poli opposti che, attraverso lo sguardo dell’osservatore, dialogano. Il consiglio degli addetti ai lavori di Opera-Civita è proprio questo: partire dalla sommità della Cattedrale e dal Facciatone, dove la città si apre sotto ai nostri occhi, donando a chi la guarda dall’alto una sensazione di potenza, per poi giungere fino alle tarsie marmoree che nel buio delle navate sembrano illuminarsi di luce propria.

E lì l’uomo non può fare altro che sentirsi piccolo, trovandosi a metà strada tra l’etereo e il terreno, da un parte la luce, dall’altra le ombre. Anche in mezzo a tante persone, si ha come la sensazione di essere completamente da soli. Gli occhi di chi entra nel Duomo di Siena in questi giorni, si muovono dall’alto verso il basso per poi tornare nuovamente su e così via. In un ping pong di sensazioni che non lascerebbero indifferenti nessuno.

Un evento descritto come «straordinario» e l’aggettivo non può riferirsi solo al suo essere un avvenimento temporaneo, al di fuori del quotidiano, ma anche alla sua forza comunicativa, alla sua bellezza singolare, fuori dal comune, che rimarrebbe tale anche se fosse sotto gli occhi di tutti 365 giorni all’anno.

Un patrimonio unico nel suo genere che la città sa di avere, forse oggi più di ieri, e che attira l’attenzione anche fuori dalle mura, andando in alcuni casi molto lontano. Italiani e stranieri, sono tanti i turisti che, appena usciti, fanno fatica a trovare le parole. Sembrano quasi frastornati. «Dobbiamo ammettere che non siamo acculturati in materia – affermano Marco Calzolari e Mariarosa Cantamesse, entrambi di Bergamo –, nel senso che non sappiamo bene la spiegazione delle opere. Però siamo venuti di proposito perchè abbiamo letto della scopertura sui quotidiani e ci ha incuriosito. E’ stato veramente interessante. Non solo il Duomo, anche la libreria Piccolomini, tutto molto bello».

Stessa cosa vale anche per chi non è informato e non sa cosa gli si presenterà davanti una volta varcata la soglia. «Siamo qui di passaggio e abbiamo approfittato per visitare le cose principali – spiega Luca Marconi da Livorno – non sapevamo niente e siamo rimasti piacevolmente sorpresi».

«E’ il nostro primo giorno a Siena e abbiamo iniziato proprio dal Duomo – aggiunge Elena Dossena, della provincia di Bergamo – abbiamo scoperto entrando che il pavimento è visibile e devo dire che vale la pena. Tutto l’insieme merita».