Pay Care "C’è l’intesa per le uscite volontarie"

A Siena, l'accordo tra Fim Cisl e Pay Care prevede incentivi per l'esodo volontario dei dipendenti, con pagamento di 28mila euro ciascuno. Scadenza per adesioni entro il 15 maggio, seguita da politiche attive del lavoro per favorire il reimpiego del personale.

La vertenza Pay Care pare arrivata a una svolta: venerdì è stato firmato l’accordo tra Fim Cisl e azienda per incentivare l’esodo volontario dei dipendenti, con il pagamento di 28mila euro a ciascun lavoratore. La scadenza entro cui manifestare la disponibilità alle uscite dal perimetro produttivo di Monteriggioni è stata fissata nel 15 maggio. "Dopo quella data – spiega il numero uno della Fim Cisl, Giuseppe Cesarano – avremo il quadro della situazione per poter procedere con il secondo step, ovvero la convocazione in Comune di un tavolo con le varie realtà imprenditoriali del territorio per promuovere le politiche attive del lavoro". In altre parole, favorire il reimpiego del personale di Pay Care, alla luce delle oggettive difficoltà manifestate dall’azienda in termini di rapporto tra le commesse e la sostenibilità del mantenimento dei livelli occupazionali.

"Ci sono già cinque dipendenti che hanno manifestato la volontà di un’uscita volontaria – aggiunge Cesarano –. Quando saremo a conoscenza del punto di caduta finale, si procederà alla riunione del tavolo con il sindaco Nicoletta Fabio e il vicesindaco Michele Capitani". E infine: "Di base siamo tornati all’accordo originario – conclude Cesarano – che prevedeva politiche attive del lavoro, incentivi all’esodo e formazione dei lavoratori. L’obiettivo finale in ogni caso è consentire a 44 famiglie di portare a casa lo stipendio".

C.B.