PAOLO BARTALINI
Cronaca

Paycare, il faccia a faccia. Incontro con l’azienda dopo i 26 licenziamenti

La riunione è stata chiesta dai sindacati per fermare il piano di ’tagli’ "Soluzioni differenti, come il ricorso alla cassa integrazione in deroga".

La riunione è stata chiesta dai sindacati per fermare il piano di ’tagli’ "Soluzioni differenti, come il ricorso alla cassa integrazione in deroga".

La riunione è stata chiesta dai sindacati per fermare il piano di ’tagli’ "Soluzioni differenti, come il ricorso alla cassa integrazione in deroga".

Incontro in videoconferenza sulla questione Paycare. Domani si confronteranno l’azienda e le organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl, dopo l’avvio della procedura di licenziamento a carico di ventisei addetti della realtà nel settore dei call center con sede nel territorio di Monteriggioni.

"Abbiamo chiesto un incontro urgente e adesso c’è dunque la data in agenda – afferma Daniela Miniero, segretaria generale di Fiom Cgil Siena – ma in presenza di una crisi si dovrebbe prima discutere insieme, non arrivare, dopo, a rincorrerci. Da questo punto di vista c’è amarezza, anche per il modo di relazionarsi dell’azienda con le parti sociali. È una maniera anche irrispettosa di trattare i lavoratori, in un periodo in cui il territorio nell’insieme sta pagando prezzi elevatissimi in termini di occupazione. Tenere alla forza lavoro, significa collaborare, usare il buon senso. Adesso occorre valutare il quadro, insieme, con attenzione, e individuare soluzioni differenti, come il ricorso alla cassa integrazione in deroga".

Anche da Fim Cisl, per voce del segretario Giuseppe Cesarano, si indica la strada per individuare "strumenti alternativi ai licenziamenti" per le maestranze di Paycare: "Non possiamo accettare riduzioni ulteriori di addetti. Un’area geografica che già deve affrontare la vicenda Beko, conosce adesso i drammatici effetti della questione Paycare con ulteriori ventisei famiglie che subiscono le conseguenze di certe decisioni. Chiederemo ammortizzatori sociali e lavoreremo affinché Paycare resti sul territorio: da tale profilo, la Regione Toscana può svolgere un ruolo determinante. Dunque ci appelliamo anche agli enti locali – un Tavolo in ambito regionale per Paycare, già c’è – affinché svolgano al meglio il loro ruolo".

Domani, dunque, l’incontro dedicato ai temi più attuali che interessano il personale di Paycare. In un mercoledì in cui è prevista anche la discussione riguardo a un altro tema caldo per il circondario della Valdelsa: la vertenza Vitap a Poggibonsi. Un altro scenario delicato: continua infatti lo stato di agitazione dei lavoratori (oltre quaranta effettivi), dopo la disdetta, comunicata a dicembre ad opera del polo produttivo di via Pisana, dell’integrativo aziendale e della quattordicesima mensilità.

Paolo Bartalini