È stato inaugurato ieri, nella sede del distretto socio sanitario Campolungo (Via Marco Polo, 25 a Colle), l’ambulatorio per le cure complementari per i pazienti oncologici per la zona Alta Valdelsa. Il nuovo servizio nasce grazie all’importante contributo dell’associazione Valdelsa Donna. Lo spazio si chiama L’ambulatorio di Ale", in ricordo di una operatrice sanitaria scomparsa. Il nuovo servizio innovativo consentirà agli operatori formati in caring massage, di poter prestare la loro opera a favore dei pazienti oncologici e dei loro caregiver. Erano presenti l’assessore al diritto alla salute della Regione Simone Bezzini, la direttrice di Zona distretto/Società della Salute Alta Val d’Elsa Biancamaria Rossi, il sindaco di Colle Piero Pii, l’assessora allo sviluppo economico, innovazione, pari opportunità del Comune di Poggibonsi Lisa Valiani, la presidente di Valdelsa Donna Antonella Lomonaco, il responsabile delle Cure palliative Val d’Elsa Simone Boccacci e il dirigente Infermieristico Zona Distretto e PO Alta Val d’Elsa Corrado Tonelli. L’inaugurazione si è tenuta nella giornata conclusiva di Ottobre Rosa, dedicato alla prevenzione del tumore al seno. "Una bella giornata per la Valdelsa, – commenta l’assessore regionale al Diritto alla salute della Bezzini – perché con l’ambulatorio si aggiungerà un nuovo servizio che migliorerà la risposta ai bisogni di cura dei pazienti e delle pazienti oncologiche, rendendo più umano un percorso complesso come quello della malattia. Un ringraziamento ai nostri infermieri che, con la loro professionalità, introducono nel nostro sistema sanitario tecniche nuove e all’avanguardia come il caring massage. E grazie anche all’associazione Valdelsa Donna che ha contribuito significativamente alla realizzazione di questo progetto, dimostrando una grande sensibilità, generosità e attaccamento alla propria comunità". "Tutti noi abbiamo avuto esperienza, diretta o indiretta, del percorso duro che può essere la malattia, - commenta il sindaco di Colle Val d’Elsa Pii. - Grazie a questo servizio, i pazienti oncologici possono avere uno strumento in più per avere alleviate le proprie sofferenze. Si rafforza così la sanità pubblica e tutti noi abbiamo il dovere di contribuire, come fa la associazione Valdelsa Donna". "Quella di oggi è una inaugurazione di grande valore, perché, grazie alla generosità ma anche alla grande sensibilità dell’Associazione Valdelsa Donna che ha subito colto l’opportunità di contribuire a questo nuovo progetto, siamo in grado di attivare questo nuovo servizio", afferma Rossi, direttrice di Zd/SdS Alta Val d’Elsa.
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