Segnali di distensione all’interno del Pd di Siena, che sabato eleggerà il nuovo segretario. Ad avvicinare i due candidati in pista, cioè Rossana Salluce e Simone Vigni, il delicato tema della violenza di genere. Durante lo svolgimento del congresso del circolo Logge-Valli-Coroncina, i due candidati alla segreteria dell’Unione comunale hanno infatti proposto all’assemblea di circolo, in modo congiunto, una nota unitaria per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il loro appello viene definito come "l’inizio di un percorso condiviso per scrivere una nuova pagina per il partito della città". In altre parole, le diverse sensibilità del Pd senese hanno sotterrato l’ascia di guerra in nome di quello che lo stesso Vigni definisce "un confronto sereno e rispettoso". Anche su input del segretario del Pd toscano Emiliano Fossi (lunedì presente al corteo degli operai di Beko), sarebbe in corso una generale presa di coscienza per avviare un lavoro unitario dopo il congresso. Il tutto, archiviando le polemiche che hanno infiammato la presentazione delle candidature, in nome di un richiamo al senso di responsabilità. Al momento nei circoli starebbe prevalendo la mozione Salluce, ma mancano ancora all’appello le realtà con più iscritti.
Il sistema complesso di conteggio delle preferenze implica che i numeri reali si dovrebbero conoscere soltanto sabato durante l’assemblea comunale, dove si precederà all’elezione del nuovo segretario. L’impegno comune per i candidati in lizza è voltare pagina dopo i mesi di commissariamento sotto l’egida del parlamentare Marco Sarracino, per consentire finalmente al partito di muoversi in autonomia, ripristinando con i cittadini (soprattutto in vista delle elezioni regionali) quel filo diretto di cui si sono perse le tracce nel tempo.
C.B.