
di Massimo Cherubini
Le pelletterie dell’Amiata, che occupano oltre mille dipendenti hanno, di fatto, sostituito le opportunità occupazionali che per oltre un secolo ha dato l’attività mineraria. E le pelletterie continuano a offrire posti di lavoro. Ma specifici, cioè di quelli che richiedono una lunga esperienza alle spalle. Parliamo dei macchinisti, quelli che cuciono i vari capi in pelle, quelli che danno il via al prodotto. Offerte di lavoro che si ripetono ma che non trovano risposte.
Il motivo sta nel fatto che queste figure professionali si creano, come accennato, con l’esperienza. Uno che non ha mai utilizzato, o lo ha fatto per poco tempo, una macchina da cucire non può rispondere alle ripetute richieste di personale specializzato. Un tempo, come ricorda Virgilio Brogi, uno tra i primi (nel 1977) a mettere in piedi una pelletteria, "le macchiniste si facevano crescere in casa": "Giorno dopo giorno acquisivano il delicato lavoro che si fa bene se si ha una predisposizione naturale. Poi – aggiunge Brogi – i tempi sono cambiati in tutti i sensi. Compreso quello ridotto, molto ridotto, per far crescere queste figure professionali. Ci siamo, quindi, rivolti al mercato. Ma la domanda è superiore all’offerta. Perché la specializzazione ha un costo che oggi non è compatibile con quelli di gestione di una pelletteria".
Circa mille dipendenti occupati da diverse aziende, cinque quelle che da sole impiegano la metà degli addetti. Poi ci sono tante, davvero tante, piccole aziende. Quelle artigianali che occupano pochi addetti. Personale maschile e femminile, quasi in parità. Con la crisi legata all’emergenza sanitaria che non risparmia il settore (si lamenta una flessione di quasi il 30 per cento).
Ma si deve andare avanti, si guarda al futuro. E allora se per creare un bravo macchinista occorre tempo, ed esperienza, per creare un bravo dirigente di un’azienda pellettiera si deve frequentare un corso di valenza statale. Di scuola pubblica che, dopo due anni, consente di conseguire un diploma di validità europea di quinto livello. Uno di questi corsi "Fab Mita" si tiene proprio a Piancastagnaio. Possono parteciparvi i giovani (di età compresa tra 18 e 29 anni) in possesso del diploma di istruzione di secondo grado. Due anni di corso, un diploma da "Tecnico superiore di processo, prodotto, comunicazione e marketing per il settore moda, settore pelletteria (sviluppo prodotto-modellazione 3D innovativa di settori in pelle)". Le iscrizioni scadranno il prossimo 16 ottobre. Info su Mita Academy, tel. 055.9335306. Mail [email protected]. e www.mitacademy.it.