Pernici alla guida del Microcredito

Il nuovo presidente succede all’ex prefetto Stelo: "Vogliamo aiutare il maggior numero possibile di persone"

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L’assemblea dei soci di Microcredito di Solidarietà ha affidato a Giorgio Pernici la carica di presidente. Pernici, classe 1956, già direttore generale di Banca Mps Capital Services e Mps Leasing & Factoring, succede all’ex prefetto Vittorio Stelo dimessosi il 31 ottobre 2022. Il nuovo direttore invece, al posto di Pier Luigi Millozzi (andato in pensione), è Camillo Latto.

Fondata a Siena nel 2006 da Banca Mps, Comune, Provincia, Diocesi di Siena e Montepulciano, altri Comuni senesi e associazioni di volontariato grazie al supporto indiretto della Fondazione Mps, Microcredito di Solidarietà opera per contrastare la povertà e il disagio sociale e favorire l’accesso al credito di soggetti che non sono in grado di presentare tutti i requisiti richiesti solitamente dai tradizionali canali bancari. La società è attiva attraverso 45 centri di ascolto in locali messi a disposizione da Banca Mps nella sede di Siena e presso le associazioni di volontariato nelle province di Siena, Massa Carrara, Grosseto e Arezzo. Si avvale di personale distaccato da Banca Mps e della collaborazione di volontari, appartenenti ad associazioni no profit. Il presidente Pernici ha le idee chiare: "Intendo allargare il più possibile il numero di destinatari degli interventi del Microcredito, ma prima ci sono da risolvere difficoltà di tipo regolamentare: la formula della società per azioni impedisce che gli impieghi vengano destinati alle persone fisiche, a cui invece vengono principalmente erogati, per favorire invece le imprese. Per questo Bankitalia ci ha chiesto di modificare la formula societaria in modo da poter intervenire a favore dei singoli". Pernici non ha dubbi: "Il Microcredito ha sempre lavorato bene, risultando fondamentale durante la pandemia e ora, in epoca di rincari energetici. Il mio compito è rifondare l’azienda e dotarla della formula societaria necessaria ad andare avanti con la nostra attività. Contemporaneamente, intendo aumentare il più possibile il numero di associazioni con cui collaborare, attraverso i nostri centri d’ascolto". Il neopresidente aggiunge: "L’esposizione è di oltre un milione di euro, ma intendo ampliarlo. Eroghiamo in media 500mila euro euro l’anno. Il plafond per le imprese arriva fino a 13mila euro, mentre per i privati fino a 7-8mila euro. Il tutto con un tasso fisso del 3%, inoltre qui la percentuale di morosità è inferiore alla media del sistema bancario italiano, perché i prestiti sono di piccole somme e le rate sono sopportabili. Insomma – è la conclusione – ci sono tutti i presupposti per fare bene".

Cristina Belvedere