MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Guerra alla peste suina africana: scende in campo anche l’Esercito

Piano nazionale per l’abbattimento dei cinghiali: 113mila da catturare in Toscana

Risorse per la prevenzione della peste suina

Risorse per la prevenzione della peste suina

Siena, 3 settembre 2023- Ridurre drasticamente, del 70-80 per cento, la presenza di cinghiali. E’ la secca premessa contenuta nel “Piano Straordinario di catture, abbattimento e smaltimento degli ungulati“. Intervento ritenuto necessario per contenere il diffondersi della Psa (peste suina africana).

Secondo il piano quinquennale, dei 612mila cinghiali, da prelevare nel primo anno su tutto il territorio nazionale, quasi il 20 per cento, 113mila, dovranno essere catturati in Toscana.

La peste suina africana rappresenta la minaccia più seria, a livello mondiale, per il comparto suinicolo. In Italia i primi casi si sono registrati in Liguria, Piemonte in alcune aree di Roma. In Toscana, finora, non si registrano focolai. Lo studio di prevenzione, elaborato dal commissario straordinario Vincenzo Caputo, è stato inviato al Governo, ora verrà sottoposto alla valutazione della Conferenza Stato Regioni.

«E’ un piano necessario - dice Moreno Periccioli, ex assessore regionale, vice presidente della Federazione Italiana della Caccia - perché la peste suina africana rappresenta un rischio senza precedenti per la specie cinghiale. L’obiettivo del raddoppio di prelievo è coerente. Perché il piano si concretizzi – osserva Periccioli - c’è bisogno della collaborazione di tutti gli attori, a partire dai cacciatori".

Sul documento Periccioli esprime alcune riserve (in particolare sui distretti suinicoli e sulla distanza dei divieti di caccia) che spera vengano superate. Per Ettore Prandini, presidente Coldiretti, "è stata accolta la nostra proposta di far scendere in campo l’Esercito per fermare l’invasione dei 2,3 milioni di cinghiali presenti in Italia che causano incidenti, provocano danni alle colture e diffondono malattie".

Massimo Cherubini