’Piacere, sono Dante Alighieri’. L’avatar del poeta al rettorato

Domani sarà possibile ’dialogare’ con lui nel cortile del rettorato, nell’àmbito di ’100 canti per Siena’

’Piacere, sono Dante Alighieri’. L’avatar del poeta al rettorato

’Piacere, sono Dante Alighieri’. L’avatar del poeta al rettorato

Quest’anno la quarta edizione di ‘100 canti per Siena’, dedicata alla lettura dal vivo della Divina Commedia, avrà un ospite davvero d’eccezione. L’autore, Dante Alighieri. Sarà infatti proprio un Dante Alighieri digitale, realizzato con il supporto dell’intelligenza artificiale, a prendere parte fino a domani alla manifestazione ideata dall’associazione Culter e Stazione Utopia in collaborazione con il Comune e l’Università di Siena.

Nell’occasione l’avatar di Dante leggerà alcuni passi della Commedia accompagnato da Beatrice, mentre domani in un totem allestito al rettorato risponderà alle domande dei visitatori, riprendendo e rielaborando testi della Vita nova, del Convivio e della Divina Commedia. "L’avatar è un ‘digital twin’ – spiegano i promotori dell’iniziativa – ricostruito rispecchiando l’iconografia classica, a partire dall’analisi della maschera di morte, così da ricreare fedelmente le sembianze fisiche del Sommo Poeta, e vestito con il copricapo e la sopravveste dottorale, con i caratteristici risvolti stondati foderati di pelliccia". L’avatar è dotato di un’interfaccia che può essere integrata sia su siti web che su totem interattivi, offrendo agli utenti la possibilità di interagire direttamente con il poeta. "Grazie a questa tecnologia – proseguono gli organizzatori – gli utenti potranno porre domande sui Canti della Commedia, esplorare le motivazioni che hanno spinto Dante alla loro stesura e comprendere le ragioni delle sue scelte poetiche". L’illusione di trovarsi davvero di fronte a un Dante digitalmente resuscitato, che parla con tanto di accento toscano di clic e web e tutto il resto, è decisamente suggestiva.

La realizzazione dell’avatar, su proposta del rettore Roberto Di Pietra, è frutto del lavoro di un team multidisciplinare composto da docenti dell’ateneo e da Questit, azienda ex spin-off dell’università che dal 2007 si occupa di realizzare soluzioni di intelligenza artificiale basate su tecnologie cognitive e di apprendimento automatico. Le ricerche iconografiche e filologiche sono state curate da Roberto Bartalini, docente di Storia dell’arte medievale, Carlo Caruso, docente di Filologia della letteratura italiana, e Alessandro Fo, docente di Letteratura latina, oltre a Raffaele Marrone, dottorando alla Scuola Normale di Pisa. La ricostruzione dell’aspetto fisico e della voce di Dante è stata sviluppata da Marco Gori, docente di Fondamenti di informatica e tra i principali esperti italiani di Intelligenza Artificiale, e da Ernesto Di Iorio, amministratore delegato di Questit.

Riccardo Bruni