
Durante la visita alla Moschea il Cardinale Augusto Paolo Lojudice ha piantato un olivo segno di pace, fecondità e benessere. Una connessione e un legame anche con quanto accaduto il giorno precedente quando Papa Francesco e tutti i leader religiosi hanno piantato simbolicamente un olivo. Ha sottolineato l’importanza del gesto anche l’Imam, Izzedin Elzir, definendolo un segno che rimarrà nel tempo e che rappresenta il motivo dell’incontro, che ha portato un arricchimento reciproco. "Dobbiamo sempre avere cura del creato – ha detto il Cardinale – Papa Francesco con la ’Laudato Si’ sta dando spessore ai temi dell’ambiente, ma il tema è quello relativo al creato e al futuro dell’umanità. Il Papa come primo uomo che accompagna questo gregge nella direzione del Vangelo non può che lanciare un appello per fermare l’autodistruzione del creato".
E ancora: "Oggi ci colleghiamo a quanto accaduto anche il 4 ottobre. È stata anche creata la piattaforma ’Laudato Si’, proponendo come idea quella di partire dalle abitudini e dalle buone pratiche personali. Questo chiaramente vale anche per il dialogo tra le religioni. Si deve trovare un terreno comune e dai qui nasce l’idea dell’albero, che è il segno della vita. L’olivo sta a significare futuro, guardare un seme che porterà frutto. Oggi piantiamo – la conclusione – un albero che è simbolo della pace. La speranza è che all’ombra di questo albero possa trovare spazio il dialogo tra comunità".
Lodovico Andreucci