ELEONORA ROSSI
Cronaca

Siena, il caso piazzale Rosselli: arredi urbani precari e nuovi lavori, luogo in cerca di identità

Lo spazio tra la stazione e il centro commerciale-direzionale soffre di annosi problemi e continui adattamenti: dalle fontane ai taxi, dalle panchine alle indicazioni, viaggio in un punto cruciale della città

Un cantiere in un'immagine di repertorio. Per piazzale Rosselli ci sono una serie di annosi problemi da risolvere

Un cantiere in un'immagine di repertorio. Per piazzale Rosselli ci sono una serie di annosi problemi da risolvere

Siena, 24 settembre 2024 – ​​​​​​“Piazzale Rosselli è una piazza brutta in una città bellissima”, così l’ha definita Maria Rocco, titolare del bar della stazione, esprimendo con una formula eloquente il pensiero di molti altri lavoratori e frequentatori dell’aria.

Ma sono tanti e non solo estetici i problemi che coinvolgono da vicino una piazza che, seppur periferica, è quanto mai ‘centrale’ per Siena: qui arrivano pullman e treni, partono i taxi, c’è una delle farmacie principali della città, l’accesso al centro commerciale, alla sede dell’Asl Toscana sud est, e all’Università per Stranieri.

Si tratta di una delle aree in assoluto più frequentata e trafficata, e al momento ospita anche un cantiere, che impedisce l’attraversamento fra le fontane di piazzale Rosselli e ha determinato lo spostamento temporaneo della fermata dei taxi.

Del traffico sono in molti a lamentarsi, anche i cittadini che ogni giorno frequentano la zona, come anche dei parcheggi, nuovamente diminuiti a causa dei lavori in corso, mentre quelli a pagamento del centro commerciale partono da una tariffa di due euro all’ora superate le prime due ore gratuite. Nel dettaglio sono i tassisti, e i loro clienti, a dover fare i conti con le più dirette conseguenze dello spostamento della fermata dato dal cantiere in corso.

Il cambio di fermata ha determinato non pochi problemi, dovuti agli ingorghi di traffico che con facilità si fermano di fronte all’ingresso della stazione, causati dalle soste brevi e alle fermate dei bus, mentre la fermata originaria garantiva una corsia riservata ai taxi. In questo modo i taxi devono aspettare in coda anche diversi minuti per fare gli ultimi metri e lasciare i passeggeri.

Complessa anche la questione della vivibilità generale della zona che, se da un lato emerge per meriti, se confrontata al disagio che si respira nelle piazze attigue alle stazioni di altre città, dall’altro è caratterizzata da una scarsa vivibilità. Nonostante la quiete pubblica non sia un problema, chi lavora nella zona o chi ci studia, come gli universitari della Stranieri, fa i conti con una piazza in cui mancano zone d’ombra e panchine, posti in cui sedersi riparati dalle intemperie: non certo un luogo accogliente in cui fermarsi.

Anche questo problema è acuito dal cantiere in corso, che ha determinato l’interdizione dell’area intorno alle ex fontane, usata dagli avventori come zona ricreativa in cui fermarsi a sedere. In molti casi, problemi annosi, seguiti a una ristrutturazione della piazza che non ha certo raggiunto gli obiettivi auspicati, dopo il totale stravolgimento dell’area.