
Piccioni in piazza del Campo (Dipietro)
Siena, 23 dicembre 2023 – L’allarme era stato lanciato già qualche mese fa, ora il Comune torna a chiedere di alzare l’attenzione sulla questione piccioni in città, perché i numeri preoccupano.
Siamo a un numero "di gran lunga superiore a quattrocento esemplari per chilometro quadrato, soglia individuata dalla Regione quale limite oltre il quale si evidenzia uno stress ambientale che richiede l’attuazione di interventi limitativi".
E così, oltre alle misure già avviate dall’amministrazione, si chiede ora a tutti i proprietari di edifici sui quali stazionano i piccioni di provvedere non solo alla pulizia delle aree di propria pertinenza, ma anche delle aree pubbliche al di sotto delle rispettive proprietà su cui si depositano gli escrementi dei piccioni.
È inoltre ricordato, nell’ordinanza del sindaco, il divieto assoluto di dare da mangiare ai piccioni, così come l’obbligo di installazione di sistemi di dissuasione allo stazionamento dei volatili".
Tutto ciò "ai fini della tutela della salute pubblica, del decoro urbano e del patrimonio artistico, storico e monumentale della città sito Unesco".
Il pericolo è legato ai "patogeni di varia natura trasmissibili per via aerea, feco-orale, alimentare o mediante vettori (zanzare, zecche, pulci). Il rischio sanitario cresce all’aumentare della concentrazione dei colombi nell’ambiente perché aumenta la quantità di deiezioni emesse (veicolazione ambientale)".
L’inosservanza delle disposizioni è punita con una sanzione da 50 a 300 euro, salva l’applicazione di diverse o ulteriori sanzioni previste dai regolamenti comunali.
«Abbiamo deciso di intervenire su una criticità che in tanti ci hanno segnalato – spiega l’assessore all’ambiente e decoro urbano Barbara Magi –. È necessaria la collaborazione dei cittadini, che devono attenersi alle normative per gli edifici privati e per il divieto di somministrazione di mangime. Con l’ordinanza in atto e la programmazione della campagna di contenimento contiamo di affrontare il problema con azioni concrete a tutela della comunità".