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Pienza, acque agitate in monastero Braccio di ferro sulla Superiora

Disposto il cambio della Madre che guida le 13 sorelle del convento ’Maria Tempio dello Spirito Santo’. In passato vendevano prodotti da loro realizzati in cambio di offerte. Il caso segnalato dal sindaco.

di Massimo Cherubini

Cambio della Madre Superiora alla guida delle suore del Monastero "Maria Tempio dello Spirito Santo" di Pienza. Questa la decisione delle autorità ecclesiastiche che pare non essere stata ben accolta dalle 13 sorelle che, da qualche anno, si trovano nell’ex seminario di Santa Caterina a Pienza. La conferma nella nota della Diocesi: "In data 13 febbraio 2023 sono stati notificati alle monache del monastero "’Maria Tempio dello Spirito Santo’ di Pienza dei decreti emessi dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Questi decreti sono il risultato di una visita apostolica, decisa dal Dicastero mesi fa, prima dell’arrivo del cardinale Augusto Paolo Lojudice, come vescovo diocesano. Il Dicastero ha disposto il cambio della guida del Monastero. La Diocesi continuerà a sostenere la presenza dell’istituzione religiosa, come ha sempre fatto in questi anni contribuendo, anche economicamente, al pagamento delle utenze. Ovviamente il tutto deve svolgersi in obbedienza alle leggi civili e alle disposizioni canoniche e nell’accoglienza delle disposizioni della Santa Sede in comunione con la Chiesa. Alla data del 19 febbraio 2023 non risulta – conclude la nota – che sia stata data esecuzione alle disposizioni dei decreti della Santa Sede. Ci auguriamo che presto si possa trovare un accordo che preservi il bene di tutti. In tale contesto si rende presente che non sono autorizzate, in alcun modo raccolte di denaro da inviare a conti del monastero o tantomeno intestati a persone fisiche". Quindi è chiaro che c’è una situazione di ’insubordinazione’ delle suore di clausura nei confronti delle autorità ecclesiastiche. Non accettano la sostituzione di Diletta, la madre superiora. Da tempo su queste tredici monache si erano accessi a Pienza, e non solo qui, molti riflettori. I primi problemi erano legati ad alcune "attività" ritenute improprie. Come quella di proporre ai turisti alcun prodotti fatti in monastero in cambio di un’offerta. Il tutto avveniva al cancello dell’ex seminario, sede delle monache. Piovono le proteste. Il sindaco Manolo Garosi se ne fa carico rappresentando i fatti alle competenti autorità ecclesiastiche. Ieri la notizia della mancata esecuzione dei deliberati (sostituzione di Diletta, la Madre Superiora) delle autorità ecclesiastiche. Si intuisce che c’è una sorta di ’serrata’.

Il rapporto tra le monache di clausura e Pienza non è stato mai idilliaco. I pientini erano affezionati alle Stimmatine. Un insediamento timido della nuove sorelle nel Monastero, storica struttura vicino alla Chiesa di Santa Caterina con vista sulla splendida Val d’Orcia. "Preghiamo e lavoriamo – rispose ad un’intervista la Madre Superiora –, secondo la Regola di San Benedetto ’Ora et labora’. La nostra giornata si svolge molto semplicemente, alternando preghiera e lavoro"