di Massimo Cherubini
Mentre il Duomo di Pienza si appresta a riaprire, la Pieve di Corsignano, distante poco meno di un chilometro, chiude. Nella storica chiesa costruita nel Medioevo prende il via un complesso intervento di restauro architettonico. Lavori che interessano, come è avvenuto per la Cattedrale, anche la staticità dell’edificio. Alla Pieve di Corsignano, struttura assai più piccola di quella di piazza Pio II, prende il via un progetto importante quanto complesso e delicato. Mezzo milione di euro il costo dei lavori che sono stati affidati alla ditta oscana ’Antonio Lauria’ che vanta un’alta specializzazione nel restauro conservativo. "L’intervento – sottolinea il proprietario dell’impresa – - verrà condotto nel pieno rispetto della Pieve e della sua storia. Utilizzeremo nuove tecnologie ad alta prestazione, per il miglioramento strutturale, preservando le peculiarità architettoniche di questo straordinario edificio di arte romanica. Scendendo nel dettaglio, provvederemo al consolidamento dei paramenti murari. Verrà effettuato realizzando una sottofondazione con micropali, che richiede un attento e meticoloso lavoro preliminare di smontaggio, numerazione, catalogazione e successiva ricostruzione delle porzioni di muratura asportate, pietra dopo pietra. Gli interventi di miglioramento sismico interesseranno i paramenti murari, il colonnato delle navate e richiederanno un rinforzo delle superfici voltate, migliorando i collegamenti mediante l’inserimento di tiranti e creando nuove connessioni sui cordoli di sommità". In ragione della vita plurisecolare l’edificio è stato interessato, anche nel passato, a ristrutturazioni e modifiche. E’ su un solo livello fuori terra (solo la zona della sacrestia è seminterrata), le pareti insistono su delle fondazioni di blocchi di pietra con copertura a due falde inclinate. E’ di proprietà della Diocesi di Montepulciano-Pienza-Chiusi, e più specificatamente della parrocchia dei Santi Vito e Modesto. La Pieve, oltre alle sue peculiarità storico-architettoniche, vanta una ubicazione paesaggistica straordinaria ed è sottoposta a tutela da parte della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio. "I lavori – si legge nella nota dell’impresa – proseguiranno per tutto il 2022. Di seguito il gruppo dei professionisti coinvolti: il tecnico R.U.P è l’architetto Mariella Sancarlo; il direttore dei lavori è l’architetto Federico Salvini. L’ingegner Maurizio Goracci è il progettista strutturale e il direttore operativo delle opere strutturali. Il coordinatore della sicurezza per la progettazione e il coordinatore per la sicurezza esecutiva è l’architetto Federica Barbucci".