
Pienza, suore sotto accusa "Squalificate la chiesa che vi ha aperto le porte"
Pienza, 24 giugno 2023 – Sulla vicenda delle suore del Monastero dello Spirito Santo di Pienza si apre un altro capitolo. Dopo la ’serrata’ delle tredici monache, iniziata a febbraio, che si sono opposte alla sostituzione, disposta dalla Santa Sede, della Superiora Madre Delitta, ora è don Silvano Nardi, ex parroco di Pienza (quello che accolse le tredici sorelle) e oggi alla guida della parrocchia di Valiano, nel comune di Montepulciano. Lungo, articolato, l’intervento di don Silvano che prende spunto "dall’ultima esternazione" delle sorelle. Il messaggio, postato su Facebook , è diretto alle "monache benedettine, a Madre Delitta e alla comunità". L’ex parroco di Pienza, dopo le premesse sui tempi del suo intervento ("ho riflettuto prima di scrivere") va già duro.
"Scusate se non vi parlo con il Vangelo in mano, perché i vostri ragionamenti sono completamente estranei al messaggio evangelico e frutto di esternazioni puramente umane (è questo lo spirito benedettino che orienta la vostra vita e i vostri pensieri?). Ma per puro amore della verità vorrei ricordarvi: nel 2017 la diocesi vi ha accolto con generosità e ha messo a disposizione l’’ambitissimo ex-seminario, affacciato sulla Val d’Orcia’, come voi lo chiamate, uno dei pochi luoghi che aveva a disposizione per le attività pastorali, quando nessuno in Italia voleva accogliervi: dove era, in quel periodo, monsignor Viganò che cerca di squalificare la Chiesa locale che vi ha accolto? La diocesi – scrive ancora don Silvano – ha pagato per voi le utenze fin dal giorno in cui siete arrivate e vi ha dimostrato sempre vicinanze e affetto, servendovi in tutte le vostre necessità. Avete voluto il coro per la piccola cappella e la diocesi ha pagato (circa 20mila euro)".
Quindi l’ex parroco di Pienza ricorda alla monache che la diocesi aveva proposto loro, anche per regolarizzarne la presenza nel seminario, un comodato d’uso per nove anni, rinnovabile. "Non lo hanno accettato, lo chiedevano per novantanove anni! Quante volte – si legge ancora – abbiamo cercato insieme, diocesi e monastero e in modo particolare monsignor Manetti, un luogo più idoneo per la vita monastica, perché voi ritenevate non idoneo il seminario per le attività di un monastero. Ricordate?"
Don Silvano afferma che "nessuno ha mai parlato di allontanare le suore". E, aggiunge: "avete accolto il nostro vescovo-cardinale, quando si è presentato per conoscervi, con ostilità. Perché? È il pastore che la Chiesa ci ha donato e deve essere accolto come il successore degli apostoli". Quindi l’affondo finale di don Silvano. "Se non vi sentite parte della nostra Chiesa locale come potete, in coscienza, continuare a usufruire dei benefici che essa vi elargisce: locale gratis, bollette luce, gas, acqua pagata, tasse pagate... Non vi sentite un po’ a disagio?".