REDAZIONE SIENA

Pignorato l’ex cinema Moderno. I locali sotto custodia giudiziaria. Trattativa con Giunti per la libreria

Il provvedimento del Tribunale per l’azione di un creditore nei confronti della società Tartaglione proprietaria dell’immobile e di altri ex cinema. Rallentano i tempi per l’apertura del nuovo negozio.

Pignorato l’ex cinema Moderno. I locali sotto custodia giudiziaria. Trattativa con Giunti per la libreria

I lavori erano iniziati in quei grandi locali in piazza Tolomei, che per anni hanno ospitato il cinema Moderno, poi la filiale UniCredit e l’anno scorso, per i mesi di campagna elettorale, il quartier generale del candidato sindaco Fabio Pacciani. La casa editrice Giunti aveva confermato anche il suo interesse e l’intenzione di aprire una bella libreria nel cuore di Siena, imitando un po’ il modello di successo di Giunti Odeon a Firenze. Che in pochi mesi è diventato un luogo simbolo per la cultura, per i libri, per il cinema, un polo di attrazione per moltissimi giovani.

Ma nelle vetrate dell’ex cinema ed ex filiale UniCredit da ieri è apparso un cartello preoccupante: "Immobile in custodia giudiziaria Divieto assoluto di accesso" la scritta rossa sotto la dicitura Tribunale di Siena Istituto di Vendite giudiziarie.

La prova che quei locali sono oggetto di una diatriba legale tra i proprietari e qualche creditore che non avrebbe avuto risposte soddisfacenti. E per questo si sarebbe rivolto al Tribunale, che ha messo in azione l’Istituto di vendite giudiziarie, il braccio operativo in queste faccende.

L’immobile non è sequestrato, ma è in custodia giudiziaria, in pratica pignorato in attesa di vedere gli sviluppi del contenzioso tra i creditori e la società Tartaglione, proprietaria di quei locali. La stessa società che ha comprato altri cinema, come l’Impero, dalle famiglie che erano proprietarie del Moderno.

I lavori di ristrutturazione di quei grandi spazi si sono ovviamente fermati. La porta a vetri è chiusa da un grande lucchetto e il divieto di accesso disposto dal Tribunale è un deterrente più che efficace. La speranza è che il contenzioso si risolva in fretta. Perché sarebbe un peccato vedere un grande contenitore vuoto e perdere l’occasione della riapertura di una libreria in piazza Tolomei, nel cuore della città.