Nuove acquisizioni, tanti progetti che hanno saputo coinvolgere prima di tutto i senesi, e poi anche i turisti. Erano queste le intenzioni espresse dallo storico dell’arte Axel Hémery al momento di assumere l’incarico di direttore della Pinacoteca nazionale di Siena. Una visione che nei numeri si è confermata quella giusta, con un 2024 che è stato un altro anno di crescita per quanto riguarda i visitatori del museo. Nel complesso, i numeri totali dei Musei Nazionali di Siena hanno registrato 36mila visitatori, con la Pinacoteca che ha registrato un aumento del 20 per cento passando da poco più di 26mila a quasi 32mila.
Anche le altre sedi, in particolare Villa Brandi, hanno visto un aumento significativo di pubblico. Sicuramente, la novità più importante dell’anno appena concluso è stata il ritorno sotto la gestione dei Musei Nazionali di Siena di luoghi di grande rilevanza storica e culturale come la Chiesa del Santuccio, la Chiesa di Santa Maria delle Nevi, la Cappella del Taja e l’Eremo di San Leonardo al Lago. Luoghi che vanno ad arricchire ulteriormente l’offerta che già comprendeva la Pinacoteca Nazionale di Siena, Villa Brandi, Palazzo Chigi Piccolomini alla Postierla e il Museo Archeologico Nazionale.
Per quanto riguarda le nuove acquisizioni, il 2024 ha visto entrare nella collezione senese opere importanti come la Vergine annunciata di Mariano d’Agnolo Romanelli, L’Adorazione dei Pastori di Ventura Salimbeni e San Pietro risana gli infermi con la sua ombra di Raffaello Vanni. Da ricordare poi l’operazione di ricomposizione della Pala dell’Osservanza condotta grazie al supporto dell’associazione Amici della Pinacoteca. Tra le iniziative culturali, i progetti realizzati con le Università senesi e con le scuole, con la Fondazione Monte dei Paschi, e quelle che hanno portato la danza nelle sale espositive con le due rassegne DanzArte e Lux Feminae.
"Dall’avvio dell’autonomia nel 2022 – dichiara Hémery – la Pinacoteca e i siti dei Musei Nazionali di Siena sono tornati a occupare un posto di riguardo nell’immaginario dei senesi e nei percorsi turistici. Ogni anno di esercizio aggiunge un tassello al museo del futuro, accogliente e inclusivo, aperto agli incroci artistici e agli incontri entusiasmanti con le Contrade e le associazioni cittadine, ma sempre dedicato a celebrare la grande stagione dell’arte senese. Il 2025 rispecchierà queste tendenze con delle belle sorprese già da gennaio e la sfida di un nuovo allestimento".
Riccardo Bruni