
I carabinieri forestali avevano scoperto l’uomo indagando su una serie di incendi nel Chianti
L’avevano sorpreso nell’agosto scorso lungo la strada provinciale 73 di Gaiole in Chianti. Era stato visto dai carabinieri forestali, da tempo sulle tracce del presunto piromane che teneva con il fiato sospeso questa zona, gioiello del Chiantishire. Solitamente tranquilla, era stata teatro di un rogo che aveva interessato oltre un ettaro di bosco, il 30 luglio scorso. Piena estate, rischio dunque elevatissimo che potesse estendersi alle abitazioni. Era stato arrestato finendo ai domiciliari per il reato di incendio boschivo. Ma non era l’unico episodio, secondo la procura. Che infatti l’ha accusato di aver tentato almeno in quattro occasioni, fra il 13 e il 24 luglio, di appiccare il fuoco. La tecnica? Sempre identica. Infiammava giornali accartocciati lanciandoli lungo il bordo della Provinciale 73 in direzione Mercatale Valdarno. Era successo in località Castellare, quindi nella zona Fosso di Pier Martini-Campiglia, quindi a Nusenna e, ancora, fra il Castellare e Castagnoli.
Inizialmente gli erano stati contestati nove incendi, al termine dell’inchiesta si sono ridotti a cinque. Tutti lungo la viabilità, anche se il più serio era stato appunto quello del 30 luglio spento solo grazie al dispiegamento imponente di forze, con squadre a terra oltre a tre elicotteri e un canadair nazionale antincendio. Le testimonianze dei passanti affiancate dai riscontri con le telecamere di sorveglianza e anche la stessa tecnica utilizzata avevano fatto convergere i sospetti sull’uomo. Che, pedinato, era stato sorpreso dai carabinieri mentre probabilmente stava cercando di causare un nuovo rogo lanciando dal finestrino della macchina nella vegetazione secca un foglio di giornale incendiato.
L’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Betti, ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato dal gup Sonia Caravelli. Che ieri ha ammesso la costituzione di parte civile del Comune di Gaiole, attraverso l’avvocato Federica Bombagli. La discussione del caso sarà a maggio, quando arriverà la sentenza per il presunto piromane del Chianti.
La.Valde.