
Piscine, rebus approvvigionamento Gli agriturismi lanciano l’allarme "Così sarà un’estate senza acqua"
La paura della siccità inizia già a scaldare gli animi. Soprattutto in un territorio come quello della provincia di Siena dove sono presenti 1.200 agriturismi, uno fra i numeri più alti in Toscana. Il motivo del contendere? Il regolamento regionale che definisce le norme che i gestori dovranno adottare e far rispettare per il consumo virtuoso d’acqua. Inclusa quelle delle piscine. Le regole: le piscine degli agriturismi potranno utilizzare l’acqua dell’acquedotto concordando tempi e modalità con il gestore. Una misura che, secondo la Cia, Acquedotto del Fiora avrebbe inasprito con un diktat: dal 1 giugno al 30 settembre vietato l’utilizzo dell’acqua potabile per le piscine degli agriturismi.
"In pratica l’acqua con cui si riempie la piscina a fine maggio – spiegano dalla Cia di Siena – dovrà restare la stessa fino ad ottobre, senza possibilità di approvvigionamento da acquedotto pubblico per il consueto rabbocco o riempimento. Inoltre, l’obbligo di svuotamento annuale delle piscine private ad uso collettivo (previsto dalla norma regionale), è un altro problema per gli operatori agrituristici".
Le regole in realtà sono le stesse dell’anno scorso e il gestore il 15 febbraio aveva inviato comunicazione a tutti i clienti che avevano presentato domanda nel 2022 per ricordare iter di presentazione della domanda per l’approvvigionamento. Ma il malumore della Cia resta. "C’è grande preoccupazione – commenta il presidente di Cia Siena, Federico Taddei – perché ad oggi non sarà possibile utilizzare l’acqua per le tante strutture in tutto il territorio. Se consideriamo che ogni giorno il ricambio di acqua è dell’1-2%, in 4 mesi, il ricambio è pari ad una vasca e mezzo. Questo è il minimo indispensabile per tenere una piscina con acqua pulita e fruibile da parte dei turisti che scelgono la nostra provincia. Chiediamo ad Acquedotto del Fiora di rivedere e ripensare questa decisione quanto prima, per permettere di programmare la stagione estiva alle strutture". L’altro problema è quello dello svuotamento: "Inoltre, durante tutto l’anno (anche fuori dal periodo giugno-settembre) viene controllato anche lo svuotamento annuale della piscina (per poter effettuarne la pulizia). Lo svuotamento viene verificato dai registri e dai consumi. In mancanza di svuotamento è prevista una sanzione da 200 a 1.200 euro".