"Più rsa, meno asili. Rischio solitudine"

A Siena, la popolazione anziana aumenta e la solitudine diventa un problema. Il Comune promuove iniziative per contrastare l'isolamento, come il co-housing e i centri di facilitazione digitale.

"Più rsa, meno asili. Rischio solitudine"

"Più rsa, meno asili. Rischio solitudine"

A Siena si nasce bene, crescendo si incontra qualche difficoltà, ma è da anziani che la vita perde qualità. La classifica odierna ci piazza al 55esimo posto, nella seconda metà. "Direi che il mio è uno ‘spaccato’ del mondo degli anziani, quello relativo ai più fragili", dice Guido Pratesi, presidente di Asp Città di Siena, azienda che gestisce tre residenze con 320 anziani o persone non autosufficienti, fra Campansi, Caccialupi e Butini Bourke. "A Siena – continua Pratesi - non siamo messi così male in merito a case per anziani e di cura, visto che ci sono anche diverse realtà private, quelle di Misericordia e Pavone. Certo si può e si deve sempre migliorare e sono i cambiamenti nel tempo ad imporcelo: se negli anni ’50 con il baby boom siamo corsi a fare asili, oggi servono case di riposo. E bisogna far in modo anche che i giovani non se ne vadano, perché altrimenti gli anziani restano soli".

La solitudine è la difficoltà quotidiana, oltre alla salute. "Alla luce dei dati possiamo confermare che la popolazione anziana è in netto aumento e che il bisogno emergente è la solitudine – sottolinea l’assessore ai servizi sociali Micaela Papi -. Per questo attraverso progetti e iniziative è necessario un maggiore coinvolgimento sociale, mi riferisco agli anziani auto-sufficienti che soffrono maggiormente il rischio di isolamento. I due centri di facilitazione digitale aperti dall’amministrazione, in via Savina Petrilli e presso la Pubblica Assistenza, sono rivolti agli over 65, per dare loro un supporto nel quotidiano". Il Comune, con Si-Siena sociale 2.0, è promotore di 4 linee di azione, una di queste dedicate agli anziani: "Poi c’è il progetto di co-housing che sorgerà nell’ex scuola di Malafrasca – prosegue l’assessore -. L’immobile, messo a disposizione dal Comune, potrà essere utilizzato dal Terzo settore come luogo aggregativo per evitare il rischio di isolamento. Per quanto riguarda la rete sul territorio molti sono i servizi forniti dalla Società della Salute con il Comune: due centri diurni per anziani, molti progetti regionali per l’assistenza domiciliare semplice ed integrata, poi varie rsa, oltre al centro diurno Alzheimer e modulo residenziale Alzheimer di Asp".

p.t.