Nuova variazione di Bilancio ed ennesima polemica in Consiglio comunale. L’assessore Riccardo Pagni ha spiegato: "L’atto certifica maggiori entrate per 3,5 milioni di euro, attraverso il recupero dell’evasione Imu per oltre un milione di euro, l’aumento di alcuni finanziamenti di Stato e Regione per oltre 700mila euro ed entrate extratributarie per più di 740mila euro. Sul recupero dell’evasione Siena è fra i Comuni più virtuosi". E ancora: "In questo modo – ha aggiunto Pagni – abbiamo stanziato 90mila euro per l’equipaggiamento della Municipale e per l’acquisto di strumenti per implementare la sicurezza stradale, oltre 40mila euro per l’acquisizione di automezzi, altrettanti per una progettazione relativa al Santa Maria della Scala, oltre a eventi legati al turismo e allo sport per oltre 100mila euro". "Questa variazione ha permesso di finanziare anche i contributi che il Comune ha messo a disposizione per l’evento alluvionale dello scorso ottobre, con 150mila euro a fondo perduto – ha sottolineato l’assessore –. Per quanto riguarda il Santa Maria della Scala, l’amministrazione comunale verserà 253mila euro, cifra relativa ai maggiori accertamenti per la bigliettazione cumulativa".
Puntuale l’intervento del consigliere Pd, Alessandro Masi: "A fronte dell’incremento della previsione di entrate tributarie per circa un milione di euro, registriamo un aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità per 711mila euro – ha evidenziato –. Si continua quindi a pensare e prevedere di incassare, ma poi non è detto che si incassi, continuando a immobilizzare risorse. In un bilancio di previsione che gira ancora a velocità ridotta rispetto agli obiettivi, assistiamo anche alla previsione in uscita di ben 6 milioni di euro, equivalenti a una serie di mutui stipulati con Cassa Depositi e prestiti, che solo in parte sono stati già concessi, mentre un paio, tra cui quello relativo alla manutenzione del Palazzo pubblico, sono in corso di istruttoria e verranno riproposti per circa 2.350.000 euro nel bilancio preventivo del prossimo anno". Masi ha concluso: "Questa variazione finale continua a scontare un’incapacità programmatoria e previsionale. Insomma, un po’ di belletto su un preventivo che arriva stanco al capolinea e non raggiunge gli obiettivi".
C.B.