"Voglio mettere in guardia
i cittadini. E raccontare cosa mi è accaduto affinché non cadano nel tranello. Che fortunatamente io e mia moglie siamo riusciti ad evitare", spiega M.B., un cittadino che vive nella zona di Porta Romana a Siena. "Erano le 12 e 12 minuti – ricostruisce –, l’orario è rimasto nel telefono. Ha risposto mia moglie, cercavano me. Hanno fatto il mio nome e cognome. ’Siamo i carabinieri di Siena’, le parole. Mi sarei dovuto recare al comando in Largo Salvo d’Acquisto. In cinque minuti potevo essere lì, ho risposto. Chiedendo subito dopo la ragione di quella convocazione. E’ stato allora che hanno parlato di un plico che mi riguardava erroneamente inviato presso di loro dall’Inps".
L’uomo ha preso la macchina per andare al comando provinciale. Nel frattempo, però, i malviventi hanno proseguito il piano. "E’ stata richiamata mia moglie che, in precedenza avevo messo in guardia perché sentivo puzza di bruciato su quanto accadeva. Così lei ha risposto di non chiamarla più perché tanto era una truffa". Così a M.B. è giunta poco dopo una chiamata in cui veniva liquidato frettolosamente dai finti carabinieri che lo avvisavano che il plico glielo avrebbero inviato per posta. "Non escludo che volessero farci uscire di casa per poi entrare a rubare, forse c’era un palo che teneva d’occhio la palazzina dove abitiamo. Spero che il mio racconto metta in guardia future potenziali vittime", conclude M.B.
La.Valde.