Una soluzione ai problemi delle aree di confine tra Poggibonsi e Barberino Tavarnelle. Superfici denominate anche, talvolta, ‘terre di nessuno’ per ragioni di suddivisioni geografiche e di competenze amministrative che spesso riguardano più di un Comune e che arrivano a interessare altri enti pubblici, si parli della Provincia o della Città Metropolitana.
Vengono in mente i tratti di via Pisana o della zona delle Lame, per menzionare delle località le cui esigenze ricadono, a seconda dei punti precisi, sul territorio di Poggibonsi o di Barberino Tavarnelle. Adesso l’obiettivo del percorso, avviato dalle due amministrazioni comunali, è "collaborare e gestire in maniera condivisa" una serie di aspetti e di argomenti che stanno a cuore alle due comunità contigue. Un incontro in proposito si è svolto in questi giorni presso la sede degli Uffici tecnici di Poggibonsi. Presenti la sindaca di Poggibonsi Susanna Cenni e il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli con la sua vice Elena Borri, insieme anche ad alcuni tecnici. Prende dunque il via una intensa fase di coprogrammazione e copianificazione in merito alla gestione complessiva delle aree artigianali e industriali di confine da profili diversi, come la sicurezza idraulica, gli strumenti di pianificazione e programmazione territoriale, la mobilità, la sanità, la protezione civile.
"Come da impegni del nostro programma di mandato – dichiarano Cenni e Baroncelli – intendiamo collaborare in maniera fattiva e concreta su aspetti che ci riguardano in maniera congiunta e devono pertanto essere gestiti in maniera unitaria". "Sono già sul tavolo tanti argomenti – hanno specificato i primi cittadini – dalla Comunità energetica alla pianificazione urbanistica, alla sanità, alla mobilità, alla gestione di emergenze climatiche. Abbiamo condiviso anche un piano di lavoro che ci porterà alla firma di un protocollo d’intesa". Il prossimo incontro, già previsto come affermano in conclusione le due amministrazioni, sarà un tavolo fra tecnici per alcuni progetti già in itinere.
Paolo Bartalini