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Polo didattico,l’impresa c’è: "I lavori pronti a partire"

Il rettore Di Pietra: "Manca solo il direttore del cantiere". Progetto da 23 milioni

Polo didattico,l’impresa c’è: "I lavori pronti a partire"

Era il 28 dicembre 2022 quando - con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - l’Università di Siena dava il via all’iter per l’espletamento della gara europea per l’affidamento dei lavori di costruzione del nuovo complesso didattico di area medica, denominato Le Scotte, che sorgerà sui terreni di proprietà dell’ateneo, sulla collinetta che scende dall’ospedale verso San Miniato. E il 28 febbraio 2023 sono scaduti i termini per partecipare alla gara.

A un anno di distanza, sulla collinetta dietro il policlinico, l’area universitaria oggi appare delimitata e disboscata, con l’erba che però sta ricrescendo e dei lavori non c’è ancora traccia. "Sono in partenza – dice il rettore Roberto Di Pietra -. La gara europea è stata espletata e c’è un raggruppamento vincitore; manca invece ancora il direttore del cantiere, un professionista esterno, che deve scaturire anche questo da una procedura pubblica. Appena anche questa selezione pubblica sarà conclusa, partiranno i lavori. L’auspicio è che l’edificazione sia completata poi in tempi ragionevoli, circa tre anni".

Si tratta dell’investimento edilizio più consistente per l’Università: i lavori sono suddivisi in tre tranche, la prima da 22-23 milioni di euro, per arrivare all’investimento previsto finale di 39 milioni di euro. In partenza anche i lavori di ampliamento del polo di San Francesco, dove deve essere edificata una nuova aula didattica, nell’area retrostante l’attuale plesso, dove sono i parcheggi dell’università: anche in questo caso l’ateneo ha già affidato i lavori, per circa 3 milioni di euro, coperti per il 60 per cento dal Ministero. Guardando a iniziative più ravvicinate, l’Università di Siena si sta preparando per l’evento del 20 marzo prossimo, la Giornata nazionale dell’Università, istituita dalla Crui (Conferenza dei rettori) con il patrocinio della Presidenza della Repubblica: gli atenei italiani dovranno mettere in piedi una serie di iniziative per raccontare cosa fa l’università, dalla ricerca alla didattica.

p.t.