Pompieri, il terremoto fa impennare gli interventi. Picco a febbraio: 629

Ma dal bilancio dei vigili del fuoco per la festa di Santa Barbara emerge che sono complessivamente diminuiti rispetto al 2022: 4824 .

Pompieri, il terremoto fa impennare gli interventi. Picco a febbraio: 629

Pompieri, il terremoto fa impennare gli interventi. Picco a febbraio: 629

di Laura Valdesi

SIENA

Il boato, poi il terremoto. Era l’8 febbraio scorso. Siena si riversò in strada e nelle piazze, dormendo nelle macchine. E ci fu chi, per giorni, si trasferì in abitazioni alternative, persino al mare. Spaventati per quello sciame sismico che sembrava non finire mai. Decine e decine gli interventi dei vigili del fuoco per effettuare controlli in locali, pubblici e privati, nelle scuole e nelle case. Si spiega così il picco di attività compiuta nel febbraio scorso dai pompieri: ben 629 interventi. Erano stati 344 l’anno prima nello stesso mese. Praticamente la metà. Emerge dal bilancio annuale dei vigili del fuoco stilato in vista della festa del corpo per Santa Barbara che si celebra lunedì 4 dicembre al comando provinciale e nei distaccamenti. A Siena, alle 9.30 ci sarà il tradizionale dispiegamento del tricolore con tecniche Saf e l’inno nazionale, alle 9.50 i saggi e alle 11 la messa celebrata dal cardinale Augusto Paolo Lojudice. Quindi la festa si concluderà con il saluto del comandante Paolo Bruno De Paola e la consegna delle benemerenze al personale.

Nonostante il picco registrato per via del terremoto, il numero totale degli interventi è diminuito rispetto all’anno prima: nel 2023 sono stati 4.824 a fronte dei 5313 precedenti. Di questi, come sempre, la fetta più ampia ha riguardato Siena e dintorni con 2274 (erano stati 2350), quindi il distaccamento di Poggibonsi con 1054 (1227 nel 2022), 352 quelli di Montalcino, 347 effettuati dal distaccamento di Piancastagnaio. Unico dato in controtendenza quello di Montepulciano che ha svolto 36 interventi in più del 2022 attestandosi a quota 803.

Dando uno sguardo ai mesi dove l’impegno è risultato maggiore, a parte febbraio, spicca come sempre agosto con 523, seguito da ottobre dove sono stati 473 e novembre con 471. Il periodo meno denso di attività? I mesi di gennaio e marzo: 336 sia nell’uno che nell’altro. La tipologia non si discosta molto, terremoto a parte, dall’anno precedente. Il comandante provinciale aveva già evidenziato un fenomeno tipico della Toscana, quello della ricerca persone. Molte si perdono nei boschi, magari per cercare i funghi o anche solo durante le passeggiate. "Non si va soli nei boschi, va tenuto il cellulare sempre ben carico. Considerando anche che il clima è cambiato e ci possono essere bombe d’acqua", aveva avvertito nell’ultima cerimonia per Santa Barbara Bruno De Paola. Nel 2023 soccorsi e salvataggi hanno rappresentato il 18% dell’attività rispetto al 5% di un anno prima. Sostanzialmente stabile la percentuale incendi, ora il 20% dell’attività complessiva, nel 2022 sommando con quelli di vegetazione si arrivava al 19%. Diminuiti gli incidenti stradali passati dal 10% del totale degli interventi al 6%.

La ripresa delle attività nel post covid sono riprese. I numeri delle segnalazioni certificate di inizio attività nell’imprenditoria risultano leggermente aumentate: da 400 scia alle attuali 496. I rinnovi sono scesi da 1220 richieste a 980 istanze presentate. Nell’ambito dell’attività di prevenzione incendi anche la valutazione di progetti che sono stati poco più di 200. Effettuati 32 corsi antincendio e vigilanza soprattutto nei teatri: 196