Pompieri, oltre 130 interventi. De Paola: "Evitiamo rischi inutili"

"Strada sbarrata da una querce, ho aiutato i carabinieri", racconta il presidente Bussagli. Disagi a Castelnuovo

di Laura Valdesi

SIENA

Una strage. Gronde pericolanti, comignoli e tegole volati via. Non si contano poi le piante sradicate e cadute, anche di enormi dimensioni. E due persone straniere che erano rimaste impantanate nel fango sotto il diluvio, alla fine localizzate e recuperate dai pompieri. Un bollettino di guerra quello causato dalla tempesta Ciaran che ha flagellato l’l’Europa e messo in ginocchio mezza Toscana. "Abbiamo raddoppiato i turni. Il personale che terminava alle 8 (ieri, ndr) non è andato a casa, trattenendosi a lavoro secondo l’indicazione della direzione regionale dei vigili del fuoco. Nella provincia nove squadre operative con una settantina di persone a lavoro, anche se sei soccorritori alluvionali sono poi andati a Pisa e già da giovedì sera 9 unità a Quarrata", spiega il comandante provinciale dei vigili del fuoco Paolo Bruno De Paola. Che dà le cifre degli interventi svolti: "Dal tardo pomeriggio di giovedì sono stati effettuati un centinaio di interventi e, compresi quelli in coda, siamo intorno ai 130. Si tratta di muri di contenimenti venuti giù per la pioggia, alberi addossati ad edifici, gronde e piante cadute. La zona più colpita a seguito del vento forte è stata quella di Siena e dei comuni limitrofi, un po’ meno Valdichiana e Valdelsa". Lancia un appello alla popolazione, valido non solo in queste ore ma anche in occasione degli allarmi meteo che caratterizzeranno i prossimi mesi: "Non stare per strada. Se non ci sono commissioni indifferibili la cosa migliore è l’autoprotezione, evitando rischi. Le allerta meteo sono prevedibili ma il quadro può evolvere anche nel giro di mezz’ora".

Una delle zone maggiormente colpite dalle raffiche di vento è stata quella di Castelnuovo Berardenga. Importanti i disagi a San Piero in Barca, come conferma il sindaco Fabrizio Nepi. "Solo questo pomeriggio (ieri, ndr) è stato risolto il problema dell’energia elettrica dove vivono circa 250 persone, rimaste senza dalle 22.30 di giovedì. In tarda mattinata è tornata invece a San Giovanni a Cerreto. C’è ancora qualche caso sparso ma in via di risoluzione. Eravamo stati contattati anche per una persona che si sottopone a dialisi rimasta senza elettricità, visto che il Comune ha vari gruppi elettrogeni. Ma poi ha risolto in modo autonomo". A San Piero in Barca sono volate alcune tegole da una porzione di tetto. Sembrava sulle prime che il sindaco dovesse firmare un’ordinanza per la chiusura del traffico per consentire il passaggio di un mezzo molto grande ma, alla fine, l’azienda ce l’ha fatta ugualmente. "Intorno alle 13.30 so che il tetto è stato messo in sicurezza", aggiunge Nepi. Anche a Pianella molti disagi con tegole e comignoli portati via. Chiuso il cimitero di Castelnuovo per la caduta all’interno sulle tombe di un grosso cipresso mentre un’enorme querce ha ostruito a lungo la strada dal capoluogo a Pianella, poi liberata. E anche il presidente della Provincia David Bussagli si è trovato ad aiutare i cittadini insieme ai carabinieri in uno dei tanti interventi per la viabilità collegati alla caduta di piante. "Stavo rientrando a casa e avevo appena superato La Speranza, direzione Colle, quando mi sono trovato davanti il ramo, enorme, di una querce secolare che si era aperta in due. Impossibile passare. Ho avvertito il sindaco di Colle Donati, i reperibili della Provincia, vigili del fuoco e carabinieri. Quindi sono rimasto sul posto, ero dal lato di chi viene dalla colonna di Montarrenti, per evitare che di notte qualcuno potesse finire contro quel muro di legno. Sull’altro versante della strada è giunta a presidiare invece una pattuglia del Radiomobile finché non sono giunti gli operai", racconta Bussagli.