
Anche questa volta hanno fatto le cose in grande: gli "accesi" componenti dell’Associazione 113ème Régiment d’Infanterie de Ligne Francese,...
Anche questa volta hanno fatto le cose in grande: gli "accesi" componenti dell’Associazione 113ème Régiment d’Infanterie de Ligne Francese, che qui in Toscana festeggia i trent’anni di storia, hanno dato vita alla cerimonia davanti al Ponte della Vecchia dell’intitolazione dello spazio come "Largo 113ème Régiment d’Infanterie de Ligne 1808-1814", ricordando i ventimila toscani che si arruolarono nell’esercito napoleonico. Presenti il sindaco Nicoletta Fabio, il vicesindaco Michele Capitani e, per dare un tocco di ufficialità transalpina, il console a Firenze della Repubblica Francese, Guillame Rousson. Ha portato i saluti anche il colonnello della Folgore Giovanni Corrado.
Una lapide "a perenne memoria" ha sancito il senso dell’intitolazione: il resto è fatto dalla curiosità, che ha il sapore di quel vento nuovo che alla fine del settecento, scosse anche la Toscana sonnacchiosa e conservatrice. Anche qui spira un vento ricco di memorie: Antonio Sanò guida questo manipolo che si diverte e ricostruire e rivivere. Siamo nel 2025 oppure nel 1811, ai tempi delle guerre napoleoniche? Il 113simo reggimento ha combattuto contro gli spagnoli presso Villa Dominga, affrontando forze quattro volte superiori per numero e si è distinto a tal punto da "eguagliarsi in bravura con le più vecchie legioni dell’impero".
Massimo Biliorsi