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Ponte di Bellavista, che odissea!. Confronto tra cittadini e istituzioni

Gremita la Sala Polivalente del Centro Insieme a Bellavista su un problema che si trascina da tre anni .

Sala gremita per l’incontro pubblico con il sindaco Cenni sul Ponte di Bellavista

Sala gremita per l’incontro pubblico con il sindaco Cenni sul Ponte di Bellavista

Gremita la Sala Polivalente del Centro Insieme a Bellavista. L’incontro atteso dalla popolazione è andato a compimento ieri. Ponte da ricostruire, soprattutto, e altre delicate tematiche - marciapiedi, alberi pericolanti, trasporti pubblici - sollevate dai residenti della frazione alla presenza della sindaca di Poggibonsi Susanna Cenni, del suo vice Fabio Carrozzino, del presidente della Provincia David Bussagli e del dirigente del settore progettazione dello stesso ente. Esordisce Cenni, parlando di "un primo stanziamento di 40mila euro per la superficie sportiva di Bellavista", aggiungendo gli argomenti relativi alla sperimentazione della Consulta dei cittadini. Tante mani alzate in platea per chiedere la parola, sulle questioni più scottanti. A cominciare dai tempi della realizzazione del nuovo viadotto, in attesa anche del giudizio di merito del Tar fissato al 13 novembre per una sentenza che sarà poi pubblicata nell’arco di un paio di settimane. "Quanti ulteriori anni occorrerà attendere? Non sarà il caso di ipotizzare un collegamento provvisorio? Non c’erano procedure che permettevano di operare in modo più veloce?". Altri auspicano un "cambio di atteggiamento" nel dialogo tra amministrazione e cittadini... "È il primo incontro organizzato in tre anni. Vogliamo essere aggiornati sull’iter dell’opera. È un nostro diritto". Loriano Checcucci, consigliere comunale di Rifondazione comunista, rivolge alcuni quesiti: "Chiediamo di vedere la perizia ingegneristica che spieghi il perché della demolizione della struttura, non per sfiducia ma per capire; qual è inoltre il requisito mancante che ha portato all’esclusione l’impresa aggiudicataria provvisoria?". Gli abitanti di Pini riportano all’attenzione le esigenze della loro località e del percorso della Mutola: "Siamo 100 persone, veniteci incontro". La titolare della tabaccheria di Bellavista, chiusa ormai da tempo, ricorda la sua vicenda: "Non è una questione solo personale, perché offrivo un servizi a tutta la cittadinanza e la mia richiesta di aiuto non ha avuto ascolto". Capitolo ristori per la comunità: "Non è stato tenuto conto, chiudendo la strada, dei disagi a carico delle attività", osservano alcuni tra i commercianti e quanti si sono fatti portavoce di un disagio che qualcuno chiama con un nome preciso: isolamento della frazione. "Ascolto tutti, ma con calma cercando di dare risposte", replica la sindaca. "Proposte sulle quali lavorare insieme, nel rispetto delle opinioni per arrivare a un risultato, mettendo sul tavolo ogni criticità. Comprendiamo la situazione straordinaria e siamo disponibili a confrontarci, anche con gli abitanti di Pini".

Paolo Bartalini