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Portanova, il 19 gennaio si discute il ricorso della procura sportiva . Vuole la sua squalifica

Era stata chiesta per 5 anni con proposta di radiazione. L’ultima parola arriverà ora dall’udienza a Sezioni unite. .

Una squalifica di cinque anni con proposta di radiazione. Quando sembrava che sul versante sportivo i problemi del calciatore Manolo Portanova conseguenti alla condanna per il presunto stupro di gruppo fossero terminati – la Figc aveva dichiarato il difetto di giurisdizione in merito al deferimento – ecco il nuovo ricorso. Depositato nell’ottobre scorso dal procuratore generale dello sport Ugo Taucer unitamente al procuratore nazionale, sempre dello sport, Marco Ierardi, sarà discusso il 19 gennaio prossimo davanti al Collegio di garanzia. Che è il massimo organo giuridico dello sport. Così si legge nella nota sul sito del Coni del 24 novembre: la presidente del Collegio, l’avvocato Gabriela Palmieri che ricopre la carica dal gennaio 2022 al posto di Franco Frattini, ha fissato la prossima sessione di udienze a sezioni unite, il 19 gennaio a partire dalle 11. Prima verrà affrontato il ricorso presentato da Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus contro la Figc e la sua procura federale, quindi il caso di Portanova che ora milita nella Reggiana.

La Figc, in sostanza, nell’agosto scorso aveva detto che Portanova poteva (come infatti fa) giocare perché la vicenda giudiziaria che ha portato alla sua condanna con rito abbreviato a 6 anni (è in attesa della fissazione del processo di appello) non riguarda la sfera sportiva. Ma la procura generale dello sport era tornata all’attacco, depositando il ricorso contro la decisione della Corte federale di appello con cui era stato già respinto il reclamo proposto. Tranchant il commento del difensore di Portanova, l’avvocato Gabriele Bordoni (foto in basso), già nell’ottobre scorso: "Il termine entro cui la procura federale poteva agire è scaduto da mesi e non può essere recuperato mediante percorsi non consentiti dalla legge. Inoltre è irriguardoso verso il processo penale insistere nell’affidare alla giustizia sportiva la valutazione di fatti esterni allo sport, ancora al vaglio della magistratura ordinaria".

La.Valde.