MARCO BRUNELLI «NON SI RIESCE MAI
Cronaca

Poste ‘inaccessibili’: è polemica

Da inizio pandemia orari ridotti e ingressi contingentati, così le lunghe code si creano in strada

di Marco Brunelli

"Non si riesce mai ad imparare dagli errori: già in estate si vedeva che le cose non funzionavano, ed ora nulla è cambiato". Non si spengono, a Colle, le proteste contro il sistema di accesso alle Poste: dall’inizio dell’emergenza sanitaria, infatti, tutte e tre le sedi cittadine hanno ridotto gli orari d’accesso e, con l’idea di ridurre l’affollamento all’interno delle strutture, è stato permesso l’accesso solo ad un numero ridotto di persone per volta.

Decisioni che hanno incontrato assai poco favore da parte dei colligiani: "Se l’idea è quella di evitare assembramenti - si lamentano le persone in coda - che senso ha ridurre gli orari? Avrebbero anzi dovuto ampliarli, così da permettere alla gente di diluirsi durante la giornata. Anche la scelta di fare entrare solo cinque o sei persone alla volta è pessima, è servita soltanto a spostare le code da dentro gli uffici a fuori dalla porta".

Un’affermazione fin troppo realistica, a giudicare dalle decine di persone che ogni mattina affollano l’esterno della sede centrale di via Don Minzoni: "E’ una situazione molto difficile, soprattutto per gli anziani: se in estate erano costretti ad aspettare anche un’ora sotto il sole, adesso devono farlo al gelo. Anziché migliorare, la situazione è addirittura peggiorata, è poco probabile che questo aiuti la salute delle persone". Di recente, per di più, al rischio di un’influenza si è aggiunto quello di essere investiti: "Con i lavori in corso - spiegano gli abitanti della zona - molte persone sono costrette addirittura ad aspettare in mezzo alla strada, a rischio di essere centrate da un’auto".