ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Pramac regina di Moto Gp: “Abbiamo fatto la storia”

Paolo Campinoti ospite di Confindustria Toscana sud racconta il trionfo: “Siamo partiti da zero, poi la crescita in parallelo con quella aziendale”

La gioia di Paolo Campinoti sul podio della Moto Gp

La gioia di Paolo Campinoti sul podio della Moto Gp

Siena, 22 marzo 2025 – Il tono è scanzonato e divertito, quello di sempre. Un po’ per natura, un po’ per alleggerire il peso di un evento che - senza paura di esagerare - si può definire storico. “Un po’ come se il Lecce vincesse il campionato di calcio”, dice sorridendo Paolo Campinoti nella sede di Confindustria Toscana sud, dove si celebra la vittoria (doppia) di Pramac nel Moto Gp, prima a squadre poi nel mondiale piloti.

Gioca in casa qui, dopo aver trionfato nei circuiti di tutto il mondo. Tra amici, quelli che lo accompagnano nelle scorribande di Pramac, quelli che festeggiano ogni volta con lui. “Ha vinto un campionato del mondo utilizzando lo stile di fare azienda”, dice il presidente Fabrizio Bernini. Fare squadra, cioè, quello che Campinoti ha imparato passo passo in un mondo che per lui era sconosciuto e dove di fatto è stato catapultato da contatti, appunto, aziendali.

“Siamo partiti da zero, non sapevo nulla di moto – ha detto Campinoti –. Poi, dopo l’inizio difficile, ci siamo ambientati e abbiamo iniziato un percorso di crescita, che in parallelo ha prodotto anche una crescita della piattaforma aziendale”. E così Pramac, da Casole d’Elsa, è arrivata prima a illuminare i gran premi in notturna, partendo dal Qatar, poi di fatto fornendo energia elettrica all’intero circuito. “In questo ambiente – ha ricordato – si sviluppano contatti che con modalità normali richiederebbero tempi molto più lunghi”. Ma si sviluppa anche la partecipazione emotiva: “È inevitabile legarsi alle persone, agli ambienti. A questi piloti che in pista fanno cose straordinarie ma in realtà sono giovanissimi e spesso hanno bisogno di un sostegno”.

Per esempio Jorge Martin, neo campione del mondo, quello che ha fatto un capolavoro vincendo con una squadra indipendente: “Era già fortissimo quando è arrivato da noi, ma forse aveva bisogno di appoggio fuori dalla pista. Quando fu escluso dal team Ducati mi chiamò e mi disse: ’Non ti preoccupare, faremo la storia’. E così è stato”.

La storia, dunque. “L’anno scorso si sono allineati tutti gli astri – riconosce Campinoti – perché non avrei mai pensato possibile vincere il mondiale. Anche se ci sono due lezioni. La prima è che lavorando duro si possono raggiungere anche traguardi considerati impossibili. La seconda è che quando passa la fortuna, bisogna farsi trovare pronti a prenderla, come abbiamo fatto noi”.

Ora la nuova avventura con Yamaha, dopo che il rapporto con Ducati si era logorato. “Abbiamo fatto una scommessa ma a ragion veduta. E dal prossimo anno sono convinto che saremo di nuovo competitivi”.