Tornano le proteste per i ripetuti assalti dei lupi ai greggi. In una nota il Comitato Resistenza Pastorale denuncia "l’ennesima predazione". Verificatasi,
ancora una volta, nell’azienda agricola di Anna Canu
che opera a Radicofani.
"L’assalto - si legge - è avvenuto, in pieno giorno, nella scorsa settimana. Sei pecore sono state uccise e, altrettante, sono state ferite. Ciò nonostante la presenza di numerosi cani guardiani e l’installazione di protezioni anti-lupo. Tutto si è rivelato completamente inefficace".
L’associazione sottolinea come questa ennesima predazione "metta in evidenza la crescente emergenza che sta colpendo gli allevatori toscani, lasciati soli - tuonano - a fronteggiare una situazione sempre più disperata".
"Chiediamo con forza alla Regione Toscana - aggiungono - che, finora, si è dimostrata totalmente cieca di fronte a questo problema, di prendere provvedimenti seri e concreti per la difesa degli allevamenti. Se questo abbandono proseguirà, molti allevatori saranno costretti a chiudere le loro aziende. Con gravi ripercussioni per il territorio, che perderà il controllo e la cura garantiti dalla presenza pastorale, con tutte le conseguenze che ciò comporta. Ci domandiamo dove sia la Regione, che molto promette ma nulla fa".
Nella nota viene sottolineato il "nulla di fatto" della task force istituita per individuare azioni capace di porre un rimedio al fenomeno degli assalti dei lupi. Che non è soltanto degli allevatori di Radicofani ma di tutte le aziende della regione.
"Non vogliamo più sentirci dire: ’Sono disperato, non mi resta che chiudere’. È arrivato il momento di agire, prima che sia troppo tardi" conclude la nota del Comitato Resistenza Pastorale
M.C.