di Laura Valdesi
SIENA
"Una giovane è stata portata via da un’onda anomala, trascinata nell’oceano, a Madeira. Manuel era in vacanza, non ha esitato a tuffarsi. Per venti minuti con una mano ha tenuto lei, con l’altra il salvagente", dice il comandante provinciale consegnando il riconoscimento, un elogio, al soccorritore acquatico di Siena Manuel Solms. C’è poi chi ha avuto lo stesso attestato perché, pur non essendo in servizio è intervenuto su un incendio di annessi agricoli evitando che il rogo danneggiasse la casa vicina, nell’agosto scorso. E ancora: si erano sviluppate fiamme per una canna fumaria ed una persona disabile era stata subito portata via da Massimo Malandrino. Elogio anche per lui, per Devis Rossi, per Giacomo Neri che è intervenuto nella terribile catastrofe in Libia, a Derna, per il crollo di due dighe. O per i due pompieri che hanno lavorato alla centrale idroelettrica di Bargi dove incombeva anche la minaccia di crollo, è il caso di Andrea Zacchei e Luca Pison. E quando l’estate scorsa, ad agosto, erano scoppiati incendi sull’Amiata pompieri come Paolo Ferrari e Giovanni Boffa erano intervenuti immediatamente, sebbene non in servizio. Tanti applausi per i numerosi premiati. Tessere di un unico ’cuore’, quello coraggioso dei vigili del fuoco. Che al mattino hanno fatto spettacolari esercitazioni al comando alla presenza degli studenti di Caselli e Marconi, dei Comprensivi ’Fucini’ e ’Mattioli’. "I primi – spiega più tardi il comandante provinciale Paolo Bruno De Paola – hanno realizzato graficamente il nostro calendario 2025. E’ stato bello vedere come questi giovani hanno interpretato l’attività. Il ricavato della vendita, come sempre, andrà in beneficenza alla Pediatria, andremo anche a Nottola. La cifra servirà per allestire ludoteche per i piccoli pazienti". Il comandante ha passato in rassegna i risultati di un anno, già riportati ieri da La Nazione, lanciando un messaggio sul tema degli interventi legati al meteo sempre più pazzo: "Guai sottovalutare le allerte che vengono emesse. Occorre rendersi conto, sempre di più, che è necessaria l’autoprotezione da parte dei cittadini. C’è la protezione civile, c i sono i pompieri ma non siamo un milione. In caso di allerta bisogna cominciare a pensare se è possibile rimandare all’indomani uno spostamento, evitando magari di mettersi in strada". Sottolinea poi con piacere il salvataggio in sinergia con il 118, il 22 agosto, quando un van con sei giovani volò dal viadotto. Un’infermiera si fece imbracare e calare giù per prestare i primi soccorsi. "Il protocollo siglato con il 118 – dice –, all’insegna della collaborazione, funziona".