
Hanno parlato i difensori di 4 imputati, il 3 aprile conclude l’avvocato Biotti. Poi la Corte di appello emetterà la sentenza per tutti gli agenti coinvolti nel caso.
Il giorno della verità sarà il 3 aprile per i quindici agenti della polizia penitenziaria del carcere di Ranza, a San Gimignano, condannati a vario titolo per lesioni e tortura. Per il comportamento che la procura – e i giudici nelle motivazioni – hanno definito "inumano e degradante" nei confronti di un detenuto tunisino di 31 anni, l’11 ottobre 2018. Il processo di appello sta vivendo infatti le battute finali. La discussione è già terminata per i cinque che avevano scelto il dibattimento, è iniziata ieri invece per i dieci condannati il 17 febbraio 2021. Sono trascorsi ben quattro anni da quando il gup Jacopo Rocchi lesse la decisione in aula a cui gli agenti reagirono con lacrime, rabbia, qualcuno si sentì male non credendo a ciò che aveva udito poco prima. Ai dieci che avevano scelto la strada del rito abbreviato per l’inchiesta che li coinvolgeva nel presunto pestaggio del detenuto quando nel corridoio largo due metri dell’istituto penitenziario si verificarono attimi concitati ripresi dalla videocamera di sorveglianza, furono comminate pene da un minimo di 2 anni e 3 mesi (per due) a 2 anni e 8 mesi di reclusione (per uno degli imputati) mentre a sette di loro erano stati inflitti 2 anni e 6 mesi appunto per tortura e lesioni aggravate sotto il vincolo della continuazione, concesse le attenuanti generiche.
Ebbene, il procuratore generale Ettore Squillace Greco ha chiesto ieri a Firenze la conferma delle dieci condanne per gli agenti penitenziari, così come le parti civili. Hanno poi discusso gli avvocati Eriberto Rosso che assiste due imputati, l’avvocato Stefano Cipriani che difende un agente ed un altro legale di Caserta. La posizione degli altri sei, difesi dall’avvocato Manfredi Biotti, sarà discussa il 3 aprile quando arriverà appunto la maxi sentenza. Non solo per i dieci che avevano scelto il rito abbreviato ma anche per i cinque condannati al termine del dibattimento a Siena.
La.Valde.